Dalla “Città dei 15 minuti” alle azioni per le nuove generazioni, le imprese, la viabilità: la coalizione di centrosinistra e il Pd hanno tolto i veli sul progetto per il futuro di Santarcangelo illustrando in Piazza Ganganelli i tratti salienti del programma con cui si presenta ai cittadini alle Amministrative dell’8 e 9 giugno.
E’ stato il candidato sindaco Filippo Sacchetti a introdurre il progetto “Siamo Santarcangelo” davanti a centinaia di persone, lasciando quindi che i rappresentanti del Partito Democratico, di Più Santarcangelo e Pensa – Una Mano per Santarcangelo tracciassero la cornice di un documento programmatico che da un lato “intende garantire, salvaguardare e migliorare ulteriormente il buon vivere che caratterizza la nostra realtà” e dall’altro “raccogliere le sfide di un mondo radicalmente trasformato dal Covid e dalla congiuntura guerre-crisi economica per tradurle in iniziative che rispondano ai nuovi bisogni e rinsaldino il ruolo da protagonista di Santarcangelo sia sul piano locale che nazionale e internazionale”.
“Siamo Santarcangelo perché Santarcangelo è di tutti: di chi ci vive, di chi ci lavora, di chi viene a trovarci per una serata, una visita e una vacanza. E’ per questo che è con il contributo di tutti che ne stiamo disegnando e ne disegneremo il domani: la porta del nostro Comitato in via Rino Molari è sempre aperta a ogni stimolo e contributo e la partecipazione è una bussola del nostro modo di governare” ha concluso lo stesso Sacchetti, dopo essere entrato nel merito delle linee principali del programma.
![Il Pd, obiettivo conferma a Santarcangelo: Sacchetti in piazza svela il suo programma Il Pd, obiettivo conferma a Santarcangelo: Sacchetti in piazza svela il suo programma](https://i0.wp.com/altarimini.it/wp-content/uploads/2024/04/La-piazza.jpg?resize=770%2C577&ssl=1)
“Siamo al lavoro – aggiunge Sacchetti – per una città in cui in un quarto d’ora, attraverso una rete di mobilità sostenibile, ogni cittadino abbia a disposizione tutti i servizi sanitari, scolastici, sportivi e sociali. In cui non si parli più di frazioni ma di borghi autonomi dotati dei servizi essenziali alla loro vitalità tutti collegati con il centro con piste ciclabili e percorsi in sicurezza. In cui la stazione diventi un hub della mobilità alternativa e attraverso l’arrivo del Metromare ci colleghi alla Fiera, all’aeroporto, al mondo, mentre il centro storico saprà accogliere ancor meglio i turisti con una ulteriore pedonalizzazione e un nuovo piano parcheggi con aree di sosta interconnesse e punti scambiatori”.
E ancora: “Una città che abbia una vera Cittadella dello sport, ma in cui lo sport sia anche di comunità attraverso una serie di percorsi salute all’aria aperta e la grande inclusività. Una città in cui da un lato si salvaguardino le imprese anche con nuovi strumenti di conciliazione per le famiglie e percorsi scuola-lavoro e dall’altro si recuperi fortemente la vocazione agricola e si valorizzano prodotti che ne hanno fatto la storia come la cipolla dell’acqua appena entrata fra i presidi slow food”.
Sul tema sicurezza: “L’insicurezza si combatte anche con la lotta al degrado, le riqualificazioni e il bello oltre che con la riorganizzazione di una Polizia Locale sempre più fuori dagli uffici e con presidi mobili a stretto contatto con tutte le aree del territorio, un ulteriore potenziamento della videosorveglianza e le relazioni costanti con Questura, Prefettura e comando dei carabinieri provinciali che continueremo a sollecitare perché faccia della nostra caserma una tenenza”.
Capitolo finale su sanità e cultura: “Una città (Santarcangelo, ndr), in cui la sanità è un’eccellenza, in cui ci si cura qui con una Medicina e una Chirurgia all’avanguardia, il Cau che sta iniziando a sortire gli effetti auspicati e garantisce un presidio sulle 24 ore e i nuovi interventi annunciati dall’Ausl grazie alla vendita di Palazzo Docci e al Pnrr. Una città in cui la cultura ha e avrà un ruolo centrale che ci fa finestra sul mondo attraverso il Festival del Teatro e i grandi poeti della nostra storia ma che vogliamo proiettare sempre più sul panorama interazione con progetti come la rigenerazione dell’ex Buzzi Unicem da fabbrica del cemento a laboratorio delle idee e delle arti”.