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Il racconto che non ti aspettavi | In questo castello emiliano un imperatore si inginocchiò nella neve per un motivo sorprendente

Scopri il Castello di Canossa, teatro dell'umiliazione di Enrico IV nel 1077. Storia, misteri e leggende dell'Emilia Romagna.

A cura di Redazione
21 giugno 2025 11:00
Il racconto che non ti aspettavi | In questo castello emiliano un imperatore si inginocchiò nella neve per un motivo sorprendente - Foto: Parma1983/Wikipedia
Foto: Parma1983/Wikipedia
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Nel cuore dell'Appennino reggiano, il Castello di Canossa si erge su una rupe di arenaria bianca, testimone silenzioso di eventi che hanno segnato la storia medievale europea. Questo luogo, oggi in rovina, fu teatro di uno degli episodi più emblematici del conflitto tra potere spirituale e temporale: l'umiliazione dell'imperatore Enrico IV davanti a Papa Gregorio VII nel 1077. Ma il castello custodisce anche storie di potere, fede e leggende che ancora oggi affascinano i visitatori.

Le origini del Castello di Canossa

Il castello fu edificato intorno al 940 da Adalberto Atto, nobile di stirpe longobarda, come parte di un sistema difensivo per controllare le valli appenniniche e la pianura padana. La struttura comprendeva una chiesa dedicata a Sant'Apollonio, un monastero benedettino e una triplice cinta muraria. Nel 950, la regina Adelaide vi trovò rifugio per sfuggire a Berengario II, che la voleva costringere a nozze con suo figlio. Adelaide fu poi liberata da Ottone I, che la sposò, consolidando così il potere dei Canossa.

Matilde di Canossa e l'umiliazione di Enrico IV

Il castello raggiunse l'apice della sua fama sotto Matilde di Canossa, una delle figure femminili più influenti del Medioevo. Nel gennaio 1077, durante la lotta per le investiture, l'imperatore Enrico IV, scomunicato da Papa Gregorio VII, si presentò al castello per chiedere il perdono. Secondo la tradizione, Enrico attese per tre giorni e tre notti, scalzo e vestito di un saio, nella neve, prima di essere ricevuto dal papa, grazie all'intercessione di Matilde e dell'abate Ugo di Cluny. Questo evento è passato alla storia come l'Umiliazione di Canossa.

Declino e rinascita

Dopo la morte di Matilde nel 1115, il castello conobbe un periodo di declino, passando di mano in mano tra varie famiglie nobiliari. Fu danneggiato e ricostruito più volte, fino a essere acquistato dallo Stato italiano nel 1878 e dichiarato Monumento Nazionale. Oggi, i resti del castello sono visitabili e ospitano il Museo Nazionale Naborre Campanini, che conserva reperti archeologici e racconta la storia del sito e della sua illustre proprietaria.

Curiosità

L'espressione "andare a Canossa" è entrata nel linguaggio comune per indicare un atto di umiliazione o sottomissione. Questo detto deriva proprio dall'episodio del 1077, quando Enrico IV si umiliò davanti al papa per ottenere il perdono. L'espressione è utilizzata in diverse lingue europee, a testimonianza dell'impatto storico e simbolico dell'evento

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