Il Sigep tra problemi traffico e "parcheggi selvaggi": "Casello di Rimini Fiera non è la soluzione"
L'albergatore riminese Daniele Ciavatti: "Soluzione è fare parcheggi in zona caselli e poi trasporti pubblici gratis"
L'albergatore riminese Daniele Ciavatti, in una nota, rilancia la preoccupazione per l'aumento del traffico veicolare in occasione del Sigep a gennaio. Problema che si ripropone anche per altri eventi organizzati a Rimini Fiera, la cui soluzione ventilata, la costruzione di un nuovo casello autostradale, non sembra convincere Ciavatti. "La motivazione è semplice - spiega -se all’arrivo dei partecipanti un nuovo casello potrebbe alleggerire la congestione delle vie di accesso, essendo più vicino agli ingressi della fiera, all’uscita per tornare in hotel, per spostarsi a mangiare o per altre necessità, la città resterebbe comunque paralizzata". Il nuovo casello, comprensivo delle opere strutturali, ha anche costi ingenti. "Il problema non è la mancanza di infrastrutture, ma il fatto che la città non sia in grado di sostenere un traffico privato così intenso. Si tratta di un chiaro caso di overtourism: l’elevata affluenza di turisti blocca ogni altra attività economica e la vita quotidiana dei residenti, causando danni sia all’economia locale sia alla qualità della vita", evidenzia Ciavatti. La soluzione prospettata è la creazione di parcheggi vicino ai caselli esistenti, "da costruire secondo logiche di sostenibilità ambientale, dove chi lascia l’auto riceverebbe una card valida per l’uso gratuito dei trasporti pubblici locali e per usufruire di vantaggi in alberghi, ristoranti e attività commerciali convenzionate", spingendo quindi i turisti e i visitatori a non impiegare l'auto. "La partecipazione alle spese per la realizzazione di questi parcheggi e per la gestione della card potrebbe essere richiesta all’ente fiera, in quanto non è accettabile che l’ente sfrutti il territorio per realizzare profitti senza considerare i disagi causati alla cittadinanza", argomenta Ciavatti, che cita, come emblematico, "il caso dei vasti parcheggi dell’ente fiera, che restano spesso vuoti durante gli eventi perché troppo costosi, favorendo così la pratica del parcheggio selvaggio nelle vicinanze degli ingressi". "Una semplice passeggiata in queste zone durante gli eventi lo conferma facilmente", aggiunge Ciavatti.
"Se Rimini vuole continuare a ospitare eventi fieristici senza soffocare i propri residenti e scoraggiare i visitatori, è ora di passare dalle idee costose e inutili alle soluzioni concrete: ridurre il traffico privato, valorizzare i parcheggi strategici e incentivare i trasporti pubblici. Solo così la città potrà essere davvero accogliente, vivibile e pronta a far vivere a tutti un’esperienza positiva", chiosa l'albergatore riminese.
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