Il sorprendente borgo bolognese dove un’abbazia fermò un imperatore

A Monteveglio, tra i colli bolognesi, un’abbazia millenaria fermò l’imperatore Enrico IV. Oggi è cuore di un parco regionale unico in Emilia Romagna.

A cura di Redazione
11 settembre 2025 10:00
Il sorprendente borgo bolognese dove un’abbazia fermò un imperatore - Foto: Ferdinando Traversa/Wikipedia
Foto: Ferdinando Traversa/Wikipedia
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Il cuore verde e sacro dei colli bolognesi

Incastonato tra le dolci alture della Valle del Samoggia, a meno di 30 km da Bologna, il borgo medievale di Monteveglio è uno scrigno di natura, storia e spiritualità. Centro strategico fin dall’epoca longobarda, il borgo è oggi noto per due elementi che lo rendono unico: la suggestiva Abbazia di Santa Maria Assunta e il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, uno dei luoghi naturalistici più sorprendenti dell’Emilia Romagna.

L’abbazia, costruita nel XII secolo su un’altura panoramica, è un perfetto esempio di architettura romanica emiliana: austera, solenne e immersa nel silenzio dei boschi. Ma ciò che la rende storicamente celebre è il fatto che, secondo la tradizione, proprio qui si sarebbe conclusa la resistenza dei bolognesi contro l’imperatore Enrico IV nel celebre scontro con Matilde di Canossa durante la lotta per le investiture.

Un parco naturale e spirituale tra calanchi e vigneti

Nel 1995 nasce attorno al borgo il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, oggi parte del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa. L’area protetta si estende per oltre 1.000 ettari e include calanchi, querce secolari, vigneti, prati aridi e boschi mediterranei, offrendo un paesaggio di straordinaria varietà ambientale e botanica. È un luogo ideale per chi cerca cammini lenti, spiritualità e biodiversità, spesso frequentato da pellegrini, escursionisti e fotografi naturalisti.

Le vie di accesso al borgo mantengono ancora l’atmosfera medievale, tra portali in pietra e piccoli cortili. L’Abbazia, abitata fino al 2021 dai frati francescani minori, è oggi uno dei principali luoghi spirituali del bolognese, con un centro di accoglienza e percorsi di meditazione nel verde.

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