Il Vino, l’eredità della via della Seta
'Oriente e Occidente: calici connessi'
Non è una citazione storica o un proverbio noto, ma una realtà che evoca il fascino rappresentato oggi da uno dei beni più contesi della società contemporanea, il vino. L’espressione sopracitata vuole rievocare la commercializzazione globale di prodotti enologici, idee e tradizioni che un tempo avveniva con la seta, beni e merci preziose, e che oggi invece vengono sostituiti dal Vino divenuto icona della circolazione globale.
Questa "realtà" evidenzia come il vino sia passato dall'essere una semplice bevanda di piacere a un vero e proprio simbolo culturale oggi, confermandone il fascino e la rilevanza; il paragone é calzante: come la seta un tempo, il vino oggi.
Nel 2013, il presidente cinese Xi Jinping annunciò il progetto di una ‘ nuova Via della Seta’, che mirò a migliorare i collegamenti tra la Cina ed i paesi dell'Eurasia, e l'Italia da allora giocò un ruolo centrale.
Roberto Mascarin imprenditore all’avanguardia e socio dal 2022 di Gianluca Marchetti, della cantina San Valentino situata sulle colline riminesi di Covignano, con un’esperienza tramandata di generazioni in generazioni, ebbe la visone innovativa di impiantare due vitigni internazionali (in particolare Syrah e Cabernet Franc) affidandosi all’aiuto di un noto enologo toscano, in una Romagna che tradizionalmente era sempre stata legata ad uve autoctone. Questa scelta, ispirata dalla somiglianza del terroir con quello di Bolgheri, una rinomata zona toscana, si è rivelata vincente, generando interesse anche sui mercati internazionali che oggi ne sono grandi consumatori e che ne ricercano tutta l’Italianità anche oltreoceano. Importante sottolineare che nonostante ciò anche le uve romagnole sono fortemente richieste e che proprio l’area Riminese le vede protagoniste anche come miglior area vitivinicola 2025.
L’export, esperienza ormai ventennale, iniziato da Roberto Mascarin è partito prima verso mercati Europei per poi proseguire con il Canada; oggi parliamo di distribuzione anche negli Stati Uniti ed Asia, tra tutte in particolar modo la capitale Thailandaese Bangkog.
Oltre a ciò La cantina San Valentino, rappresenta un esempio toccante di come un'attività commerciale possa intrecciarsi profondamente anche al valore affettivo, l’iniziativa che meglio ne testimonia il profondo significato è il legame familiare che l'etichetta "Vivì" iniziata nel 2017 rappresenta, dedicata alla moglie di Roberto scomparsa prematuramente in quell’ anno, e che oggi ne esalta la forza e la vitalità, caratteristiche fortemente tramandate anche nella struttura dei vini stessi.
Etichette che delineano una struttura potente e persistente ma che si spingono oltre la descrizione tecnica, fatte di prolungati sentori ed al contempo nate da una filosofia di rispetto per la vigna stessa e le sue caratteristiche , soprattutto sviluppate da una coltivazione certificata completamente bio. Hanno un naturale propensione a raccontare storie profonde ed espressive, oltre alla loro eterea territorialità.
Di recente in rappresentanza dell’azienda, Laura Serofili, si è recata proprio nella capitale Thailandese e ci ha raccontato come l’interesse stesso per i vini, in genere a quello Italiano, sia in continua crescita, come pure l’interesse per i piatti in abbinamento. È sempre più attuale la formazione di un ceto alto\benestante volta al consumo di prodotti italiani, di imprenditori che hanno investito con cantine Italiane, e che quando decidono di uscire vanno solo in ristoranti tipicamente italiani e la Cantina San Valentino ne è protagonista.
In effetti rifornisce alcuni di questi ristoranti grazie all’aiuto di un importatore, ‘officina del prosciutto ’, con base in Thailandia ed oltre ai vini offre una vasta gamma di prodotti come formaggi, salumi, sott’olio e addirittura panettoni che sono talmente richiesti da essere consumati ben prima di Natale o Capodanno, non appena ne hanno l’opportunità!
Laura ci racconta come i thailandesi prediligano vini rossi morbidi corposi, intensi. (lo Syrah Luna Nuova San Valentino ne è un esempio lampante, ed è anche uno dei miei preferiti!)…certo è che sono un poco diversi in merito alla scelta di abbinamento cibo\vino, ma è proprio questo il bello.
L'abbinamento tra un piatto elaborato e succulento come la lasagna e un vino rosso corposo come il Luna Nuova è un classico esempio di abbinamento per concordanza, molto apprezzato nella cultura italiana ed occidentale. La struttura del vino "regge" la ricchezza del piatto, e le note speziate del vino si sposano bene con il ragù, mentre in Thailandia un solido classico viene quasi destrutturato perché spesso si predilige l’abbinamento atipico come ad un piatto di Spaghetti all’aragosta.
Si è vero, vengono un po’ a mancare quei principi chimico-fisici di equilibrio tra piatto e vino, ma scopriamo che l’esperienza soggettiva gioca un ruolo fondamentale e non sempre corrisponde alla scienza esatta. L'esempio tailandese degli spaghetti all'aragosta con un rosso strutturato rappresenta una rottura delle convenzioni….è forse questo il futuro a cui dovremmo sempre più indirizzarci?
E’ questa la reale e moderna via della Seta che si sta delineando?
Osservando che oggi bere bottiglie importanti rispecchia uno status Symbol anche per i paesi d’oltreoceano e che mangiare Italiano diventa un lusso, la combinazione di autenticità e qualità percepita eleva l'esperienza del "mangiare e bere italiano" a un livello di esclusività e prestigio.
E tornando all'analisi del vino stesso, in termini di prelibatezza, esso possiede una natura camaleontica e una spiccata attitudine ad amalgamarsi perfettamente ad ogni cultura, gusto e preferenza…oltre che al suo Terroir.
Trovo ammirevole riuscire a creare un ponte solido tra il passato e il futuro connettendo le nostre radici con altre, riconoscendone il valore storico ed il patrimonio …ed anche se ci muoviamo verso nuove idee, nuovi orizzonti, differenti abitudini…spaziando da mare a mare, da tradizione a tradizione, continuiamo a dare vita a quella catena, a dare continuità a quella ‘via della seta’…che già tanto tempo fa era iniziata. Chapeau alla cantina San Valentino pioniera di questa forte tendenza!
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