NULL

Imprenditore Giacomelli condannato per crack, 9 anni e 4mesi

NULL

Per il crack finanziario della Giacomelli Sport Group l’imprenditore Emanuele Giacomelli è stato condannato dal Tribunale di Rimini, con rito abbreviato, a una detenzione di 9 anni e 4 mesi.
 
Dopo il crac che ha coinvolto l’azienda di distribuzione articoli sportivi, la sentenza pronunciata dal gup di Rimini ha riconosciuto le responsabilità di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. E la condanna è tanto più pesante se si considera che è stata comminata con il rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena) dal giudice delle udienze preliminari Lucio Ardigò. Inoltre, l’ex titolare dell’azienda dovrà versare 400 milioni di euro di provvisionale ai commissari che da quattro anni sono stati posti alla gestione in attesa appunto delle decisioni della magistratura. Praticamente la sentenza del Gup ha ricalcato le richieste dell’accusa sostenuta dal Pm Luca Bertuzzi, con l’applicazione dello sconto. All’imputato non sono state concesse le attenuanti generiche.
 
I 400 milioni stabiliti come provvisionale accolgono solo in parte le richieste dei legali dell’azienda, che avevano chiesto un miliardo. Mentre è di 300 mila euro il risarcimento stabilito a favore degli azionisti e 200 mila ai fornitori. Per far fronte ai quali sono stati sequestrati molti beni a Emanuele Giacomelli. Condannato nell’ambito dello stesso procedimento a tre anni Dario Fracassi di Desenzano sul Garda (Brescia), per il riciclaggio di 9 milioni di euro. Ma la pena è stata condonata causa indulto. Non si procede invece, perché il fatto non sussiste, per Mario Spada, fratello di Gabriella, moglie di Giacomelli e perché il fatto non costituisce reato per il cugino Stefano Lenzi, di Porretta Terme (Bologna): anche loro erano accusati di riciclaggio. Sono stati rinviati a giudizio Domenico Libri di Pesaro e il parmigiano Aurelio Giumelli. Il tribunale di Rimini li giudicherà per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. Infine martedì prossimo andrà a giudizio Gabriella Spada, che lo scorso anno aveva chiesto e ottenuto dal pm il via libera a patteggiare 4 anni e 8 mesi di reclusione. Ma non è detto che il Gup avalli l’accordo. Si profila anche per lei il giudizio con rito abbreviato.

Rispondi