In Emilia-Romagna c'è un borgo che custodisce arte in un castello medievale: sorprende chiunque lo visiti

Nelle colline romagnole, Longiano unisce arte, vino e storia. Un borgo in Emilia Romagna da scoprire tra castelli, collezioni e vitigni.

A cura di Redazione
22 agosto 2025 10:00
In Emilia-Romagna c'è un borgo che custodisce arte in un castello medievale: sorprende chiunque lo visiti - Foto: Marco Musmeci/Wikipedia
Foto: Marco Musmeci/Wikipedia
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Un borgo che custodisce arte contemporanea in un castello medievale

Immerso tra le colline verdi dell’entroterra romagnolo, a pochi chilometri dalla costa di Rimini, Longiano è uno di quei luoghi che non ti aspetti: un borgo dal cuore antico che convive in perfetto equilibrio con l’arte contemporanea. Un contrasto apparente, che si rivela invece profondamente armonico, proprio perché radicato nella storia e nell'identità di questo piccolo gioiello dell’Emilia Romagna.

Il fulcro simbolico e culturale del paese è il Castello Malatestiano, una fortificazione risalente all’XI secolo che svetta sul crinale con una vista spettacolare che spazia dal mare Adriatico agli Appennini. Originariamente baluardo difensivo e in seguito residenza signorile dei Malatesta, oggi il castello ospita la prestigiosa Fondazione Tito Balestra, una delle più importanti collezioni italiane dedicate alla grafica d'autore del Novecento. Tra le sale affrescate e le torri, si possono ammirare opere di artisti come Guttuso, Morandi, Maccari, Fabbri, Vespignani e Zancanaro.

Ma Longiano è un museo diffuso a tutti gli effetti: il centro storico è punteggiato da oltre venti installazioni artistiche permanenti, posizionate strategicamente tra palazzi storici, piazze lastricate e giardini nascosti. Una passeggiata per il borgo si trasforma in un viaggio visivo e sensoriale, dove l’antico dialoga con il contemporaneo. Ad arricchire ulteriormente l’offerta culturale, ci sono il raffinato Museo di Arte Sacra, con opere liturgiche e testimonianze religiose locali, e lo storico Teatro Petrella, un gioiellino ottocentesco ancora oggi utilizzato per stagioni di prosa e musica. Longiano, in poche parole, è un piccolo epicentro di cultura viva.

Le colline di Longiano: una culla del Sangiovese e delle eccellenze romagnole

I panorami che abbracciano Longiano sono una sinfonia agricola e paesaggistica. Vigne, uliveti, mandorli, fichi e persino ciliegi si arrampicano dolcemente sulle colline argillose che circondano il paese. Questa particolare conformazione e l’esposizione a sud-est del territorio rendono la zona ideale per la coltivazione della vite, tanto da essere inclusa nella prestigiosa sottozona “Colli di Romagna” della DOP Sangiovese di Romagna. Qui il Sangiovese assume caratteristiche particolari: struttura elegante, profumi di frutti rossi maturi e una vena minerale che racconta la terra d’origine.

Le aziende agricole di Longiano, spesso a conduzione familiare, non si limitano però al vino. Producono olio extravergine d’oliva pregiato, miele di flora spontanea, formaggi locali (tra cui pecorini affinati) e salumi stagionati in cantine naturali. I visitatori possono scoprire questi sapori attraverso tour, degustazioni e mercatini. La gastronomia è parte integrante dell’identità locale, e rappresenta un motivo in più per fermarsi, esplorare, sedersi a una tavola e ascoltare le storie di chi vive la terra ogni giorno.

La stagione d’oro per Longiano è l’autunno, quando i vigneti si tingono d’oro e rosso, l’aria si fa più fresca e iniziano le feste dedicate al vino nuovo e ai prodotti del bosco. In quei giorni, le vie del borgo si animano di stand, musica dal vivo, spettacoli itineranti e profumi irresistibili di castagne arrostite, salsicce, crostate di uva e ciambelle. Una Romagna autentica, che si fa festa senza diventare folklore costruito.

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