In Regione 1.800 tumori al seno scoperti ogni anno
Cresce l’adesione allo screening mammografico: mortalità ridotta del 56% tra le donne che partecipano ai controlli


Continua a crescere in Emilia-Romagna la partecipazione allo screening gratuito per il tumore della mammella: al 30 giugno 2025 l’adesione ha raggiunto il 73%, in aumento rispetto al 71% del 2023. Un risultato che si traduce in un calo del 56% della mortalità e del 26% delle forme avanzate tra le donne tra i 45 e i 74 anni che effettuano regolarmente la mammografia.
Numeri che confermano l’efficacia delle politiche di prevenzione, come ribadito dal presidente regionale Michele de Pascale e dall’assessore alla Sanità Massimo Fabi durante l’incontro in Regione con la delegazione di Europa Donna Italia, da trent’anni impegnata nella tutela dei diritti delle donne con tumore al seno.
De Pascale ha sottolineato l’importanza di rafforzare la rete di prevenzione gratuita e di rendere sempre più semplice l’accesso agli screening, mentre Fabi ha ricordato che “la prevenzione è un gesto semplice che può cambiare la vita”, permettendo anche percorsi di cura meno invasivi.
Nel corso dell’incontro è stata presentata l’Analisi del valore sociale delle associazioni di volontariato, realizzata con il supporto di PwC Italia: nel 2024 le realtà dell’Emilia-Romagna hanno raccolto oltre 5 milioni di euro, coinvolgendo 1.094 volontari e contribuendo all’acquisto di strumenti diagnostici e di supporto alla cura.

Europa Donna Italia, rappresentata dalla presidente Rosanna D’Antona, ha ribadito l’impegno a collaborare con le istituzioni regionali per potenziare il supporto psicologico e riabilitativo alle pazienti, migliorare i percorsi diagnostico-terapeutici e ridurre i tempi di ricostruzione post-mastectomia.
In Emilia-Romagna sono attivi tre programmi di screening gratuiti per la diagnosi precoce di tumore alla mammella, al collo dell’utero e al colon retto, a beneficio di oltre 900.000 donne residenti e domiciliate nella regione.