Incidenti lavoro: sub morì nel riminese, due a giudizio

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Nell’agosto del 2005 il sub 34enne Angelo Giafaglione di Palermo morì mentre stava lavorando ad una coltivazione di mitili al largo di Cattolica, nel Riminese, per una ditta palermitana, la Palumbarus. Ieri il legale rappresentante dell’azienda e il capo dei lavori sono stati rinviati a giudizio dal Gip di Rimini per omicidio colposo: il processo si celebrerà il prossimo 21 novembre. Parti nel processo come responsabili civili l’Associazione produttori pesca di Cattolica, concessionaria demaniale dell’impianto di mitilocultura, e la ditta affittuaria della concessione e committente dei lavori alla Palumbarus, l’Altomare srl. Parti civili nel processo la moglie e i due figli di Giafaglione. Sommozzatore esperto, Giafaglione era stato condotto in barca dal capo dei lavori a un miglio dalla costa e si era immerso per lavori di manutenzione al vivaio. Ad un tratto era risalito in fretta e aveva perso conoscenza; la barca era rientrata in porto immediatamente ma il sub era morto. L’autopsia escluse la morte per embolo; gli esami evidenziarono la presenza nei polmoni dell’uomo di ossido di carbonio, spiegabile solo con un malfunzionamento dell’erogatore del sub.

Servizio audio di Glauco Valentini

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