Insegnante di religione precario ottiene 27.000 euro di risarcimento: condannato il Ministero dell'Istruzione

Abuso di contratti a termine per l'assunzione del 40enne, scatta il risarcimento

A cura di Redazione
14 gennaio 2025 17:03
Insegnante di religione precario ottiene 27.000 euro di risarcimento: condannato il Ministero dell'Istruzione -
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Un insegnante precario 40enne dovrà ricevere circa 27.000 euro di risarcimento, a seguito della condanna del Ministero dell’Istruzione per abuso di contratti a termine.

La vicenda si lega anche a una procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea nei confronti dell’Italia: è dal 2014 che non vengono indetti concorsi per l’assunzione degli insegnanti di religione Cattolica, come il 40enne, che dall’anno scolastico 2015-2016 insegna nello stesso istituto della Provincia di Rimini. Stesso rapporto di lavoro, inizio il 1 ottobre e scadenza il 30 giugno, stesse mansioni e una situazione di precarietà comune a tanti colleghi.

Nel privato un rapporto di lavoro a tempo determinato che supera i 36 mesi, a seguito di ricorso presso il giudice del lavoro, diventa contratto a tempo indeterminato; non così per i lavoratori del pubblico impiego. Così il 40enne, assistito dall’avvocata Veronica Pepoli, ha presentato ricorso presso il giudice del lavoro del Tribunale di Rimini, ottenendo il risarcimento su 12 mensilità, per circa 27.000 euro.

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