Insultò l'atleta dandole della "scimmia": un convegno per riflettere su razzismo e sport

Lo scorso febbraio quelle parole registrate in una diretta Facebook – “Ma non ti vergogni? Sei una scimmia” – urlate verso una giocatrice di colore da una madre durante una partita di basket femminile under 19 tra la Nuova Virtus Cesena e la Happy Basket Rimini avevano destato uno sdegno collettivo. Adesso, dopo che la donna in questione nel frattempo è stata destinataria di un Daspo della durata di due anni, la Nuova Virtus Cesena ha deciso di riflettere su questo episodio di razzismo avvenuto sul parquet.

La società cesenate infatti ha organizzato una conferenza aperta al pubblico – in programma lunedì 7 aprile in serata – intitolata ‘Meglio social o male accompagnati?’, coinvolgendo gli psicologi Stefano Armuzzi e Iacopo Casadei, autori del testo pubblicato da Lit Edizioni “Anatomia del talento, crescere giovani atleti attraverso le storie dei grandi campioni”.
All’incontro, spiega Casadei, si rifletterà su come accompagnare con equilibrio i figli nel percorso sportivo: “bandire parole urlate dagli spalti che fanno male e creano ansia, per sussurrare ai giovani come diventare persone migliori anche grazie allo sport. Per confrontarsi e condividere parole che non umiliano, ma fanno bene: Cresciamo la persona, verrà fuori l’atleta”