Intervenne per sedare lite e fu ucciso a calci: un rinvio a giudizio per l'omicidio al Parco Murri
Omicidio di un connazionale 60enne al Parco Murr, rinvio a giudizio per un 35enne del Senegal difeso dall'avvocato Orrù
Un 35enne originario del Senegal è stato rinviato a giudizio del gup Raffaella Ceccarelli in relazione all’omicidio del connazionale Ndiaye Babacar, fatti avvenuti il 23 luglio del 2023 al Parco Murri di Bellariva.
Le accuse per il giovane, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, sono omicidio, lesioni personali e ricettazione: Babacar, 60 anni, intervenne per sedare un litigio scoppiato tra l’imputato e altri due giovani senegalesi, di 27 e 35 anni, che furono feriti da colpi sferrati con cocci di bottiglia: il primo all’arcata sopraccigliare destra e all’addome, il secondo alla coscia sinistra (per entrambi la prognosi fu di dieci giorni).
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Rimini, che ha svolgo le indagini sotto la direzione del Sostituto Procuratore Davide Ercolani, il 35enne sferrò calci all’addome del suo connazionale più anziano, provocandogli lesioni interne poi fatali: il 60enne infatti morì il 10 agosto dello stesso anno, durante il ricovero in ospedale.
La lite tra i senegalesi, che la vittima avrebbe voluto sedare, era scoppiata in quanto il 27enne e il 35enne avevano sottratto all’imputato uno smartphone che era stato oggetto di furto e che quest’ultimo avrebbe voluto vendere (da qui l’imputazione per ricettazione).
La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 giugno 2024.
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