Investe anziano sulle strisce pedonali, condannato per omicidio stradale
Riminese condannato a 1 anno e 4 mesi per omicidio stradale al termine del rito abbreviato
Nell’agosto del 2020 investì un 82enne in sella a una bicicletta, sulle strisce pedonali, in via Settembrini a Rimini: un 76enne riminese, che il giorno dell’incidente viaggiava in sella a uno scooter di grossa cilindrata, è stato condannato a 1 anno e 4 mesi per omicidio stradale, al termine del rito abbreviato.
Il legale dell’uomo, l’avvocato Alvaro Rinaldi, ha annunciato il ricorso in appello. Il giudice, nella sentenza, ha evidenziato l’osservanza dei limiti di velocità, da parte dell’imputato, ma il mancato rispetto dei principi di cautela e prudenza: l’incidente era avvenuto in via Settembrini, un’arteria stradale molto trafficata, e la vicinanza delle strisce richiedeva, a detta del giudice, una velocità più moderata.
La difesa punta invece sul mancata prova dell’evitabilità dell’incidente, richiamando una Sentenza della Cassazione che stabilisce l’insufficienza della prevedibilità del sinistro per una condanna per omicidio stradale.
Incidente sulle strisce, condanna per omicidio stradale
I fatti risalgono all’agosto 2020. L’82enne stava attraversando le strisce pedonali in via Settembrini, direzione mare, in sella alla sua bicicletta, quando è stato investito dall’imputato. È stato riconosciuto il concorso di colpa, in quanto come da codice della strada, il ciclista è chiamato ad attraversare le strisce scendendo di sella.
L’82enne, che era affetto da altre patologie, inizialmente tornò a casa, ma qualche ora dopo fu ricoverato in ospedale e vi rimase per tre mesi, prima del decesso. Durante le indagini preliminari venne esclusa la colpa medica, mentre la Procura chiese comunque l’archiviazione dell’accusa di omicidio stradale nei confronti dell’allora 72enne. Fu però la famiglia del deceduto a opporsi, attraverso il proprio legale, e il giudice dispose l’imputazione coatta per il conducente del maxi scooter.
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