Israele apre il fuoco su una folla in attesa di aiuti a Rafah: almeno 27 morti
Le Forze di Difesa Israeliane: "Erano sospetti"

Almeno 27 persone sono rimaste uccise e circa 90 sono state ferite nel sud della Striscia di Gaza, nei pressi della città di Rafah, durante un attacco condotto dall’esercito israeliano. Secondo quanto riferito dalla Protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco – con carri armati e droni – contro una folla di civili che si trovava nei pressi di un centro per la distribuzione di aiuti umanitari.
La notizia è stata confermata anche da fonti israeliane. Le Forze di Difesa Israeliane hanno dichiarato che le truppe hanno effettivamente sparato in direzione di un gruppo di persone nei pressi di un punto di distribuzione di aiuti, affermando di aver identificato la presenza di “sospetti”.
"I dettagli dell’incidente sono attualmente in fase di verifica", ha aggiunto un portavoce militare israeliano, senza fornire ulteriori chiarimenti sulle modalità e sulle circostanze precise dell’attacco.
L’episodio ha suscitato nuove accuse da parte delle autorità palestinesi e organizzazioni umanitarie, che denunciano il crescente rischio per i civili nelle aree di conflitto, in particolare nelle zone dove vengono distribuiti aiuti di prima necessità.
L’attacco arriva in un contesto di forti tensioni e violenze che da mesi interessano la regione, con Rafah al centro di recenti operazioni militari israeliane volte, secondo Tel Aviv, a colpire infrastrutture e combattenti di Hamas.