Israele: "La giovane palestinese morta in Italia soffriva di leucemia"
I medici italiani: esclusa la leucemia, ma individuata una malattia mai diagnosticata

Marah Zuhri, 20 anni, la ragazza palestinese proveniente da Gaza e deceduta pochi giorni dopo il suo arrivo in Italia, era affetta da leucemia. Lo sostiene il Cogat, l’ente israeliano per il coordinamento delle attività nei territori, secondo cui la patologia era nota e documentata, sebbene non menzionata nei rapporti diffusi in Italia.
«Le autorità italiane ci contattarono chiedendo l’evacuazione di Marah a causa della sua malattia, e Israele acconsentì» afferma il Cogat in una nota. «L’evacuazione avrebbe potuto avvenire prima, poiché avevamo proposto diverse date. Israele facilita costantemente il trasferimento medico dei pazienti, mentre Hamas continua a sfruttarli cinicamente per i propri scopi».
Diversa, però, la valutazione dei medici italiani che hanno avuto in cura la giovane al suo arrivo. I sanitari hanno escluso la presenza di leucemia, rilevando invece una patologia rara e mai diagnosticata, che avrebbe costretto la ragazza da tempo a un completo allettamento. Nonostante le gravi condizioni, non è stata eseguita l’autopsia per motivi religiosi.
Il caso resta quindi avvolto da dichiarazioni contrastanti, tra la versione israeliana e quella delle autorità sanitarie italiane, mentre la vicenda solleva interrogativi sul ritardo nell’evacuazione e sulla gestione delle cure disponibili.