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'L'assistente in famiglia' si sposta al Centro per l'impiego

Dal 30 giugno il turno di sportello del mercoledì del progetto "L’assistente in famiglia" non si effettuerà più presso la Casa dell’Intercultura, ma al Centro per l’impiego (piazzale Bornaccini 1), ma...

A cura di Redazione
28 giugno 2010 09:17
'L'assistente in famiglia' si sposta al Centro per l'impiego -
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Dal 30 giugno il turno di sportello del mercoledì del progetto "L’assistente in famiglia" non si effettuerà più presso la Casa dell’Intercultura, ma al Centro per l’impiego (piazzale Bornaccini 1), mantenendo l’orario dalle 9 alle 13. La creazione dello sportello segue l’approvazione, il 28 maggio scorso, del protocollo d’intesa fra Comune e Provincia di Rimini per la collaborazione nell’attività di incontro fra domanda e offerta di lavoro nell’ambito dei servizi di assistenza domiciliare.
Il Comune di Rimini, tramite gli sportelli de "L’assistente in famiglia", offrirà alle famiglie informazioni e orientamento per facilitare la ricerca di assistenti familiari. Gli addetti accoglieranno la domanda di assistenza segnalata dalle famiglie e la invieranno al Centro per l’impiego, che avrà funzione di intermediazione. Qui gli operatori seguiranno la presa in carico delle aspiranti assistenti familiari mediante attività di informazione sull’attività lavorativa e il contratto, colloqui approfonditi per la valutazione delle competenze e azioni di orientamento alla formazione, sia linguistica, sia assistenziale e tecnica.
Il progetto “L’assistente in famiglia” è stato attivato nel 2008 dal Comune di Rimini in collaborazione con le associazioni di volontariato Madonna della Carità (Caritas diocesana di Rimini) e Arcobaleno. Nato in ottemperanza alle direttive regionali per la programmazione sociosanitaria di zona, per dare risposta a bisogni sempre più diffusi sul territorio, il servizio è dedicato alle persone non autosufficienti, alle loro famiglie e, contemporaneamente, alle persone che se ne prendono cura, cioè alle assistenti familiari, badanti o caregivers. “L’assistente in famiglia” supporta l’anziano e la sua famiglia nella scelta di cura di mantenimento a domicilio, fornendo orientamento, consulenza e assistenza per l’attuazione del contratto di lavoro domestico; supporta nelle procedure di avviamento e di interruzione del rapporto lavorativo e collegamento con la rete dei servizi del territorio rivolti agli anziani (Comuni, Ausl, Patronati, Associazioni); aiuta la costruzione di relazioni positive tra famiglia, assistito e assistente domiciliare.

“L’assistente in famiglia” sostiene anche le assistenti familiari, offrendo loro informazioni su diritti e doveri in ambito di lavoro domestico e sulle norme dell’immigrazione; formazione e accrescimento delle competenze; occasioni d’incontro e condivisione; contrasto e prevenzione nelle situazioni di solitudine o di conflitto. Il progetto prevede inoltre un’articolata offerta formativa per le assistenti familiari, curata dall’associazione Arcobaleno e concertata con l’Azienda USL, che spazia dai corsi di lingua italiana ed elementi di educazione civica, stireria e cucina fino a quelli per la qualificazione professionale anche attraverso la formazione flessibile e il tutoring.

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