La “bolla dell’IA” spaventa i mercati
Crolli in Europa e avvertimento da Google: “Se esplode, non si salva nessuno”
La crescente preoccupazione per una possibile “bolla” dell’intelligenza artificiale, unita al pessimismo sulle tempistiche del taglio dei tassi negli Stati Uniti, ha scosso pesantemente i mercati finanziari europei. Piazza Affari è risultata la peggiore, chiudendo con un calo del 2,12%. Ma il rosso è diffuso in tutto il continente: Madrid ha perso il 2,1%, Parigi l’1,8%, Francoforte l’1,6% e Londra l’1,3%.
Gli investitori attendono ora con tensione i risultati trimestrali di Nvidia, previsti per domani, considerati un test decisivo per misurare la solidità del settore tecnologico e, in particolare, della corsa globale all’intelligenza artificiale.
A pesare sul clima già teso è arrivato anche l’allarme lanciato dall’amministratore delegato di Alphabet, Sundar Pichai. In un’intervista alla BBC, il numero uno di Google ha dichiarato: “Se la bolla innescata dall’enorme sviluppo dell’IA dovesse esplodere, nessuna azienda sarebbe al riparo. Inclusi noi”. Parole che hanno contribuito ad alimentare i timori di un’eccessiva sopravvalutazione del comparto tecnologico.
Nel frattempo, un significativo disservizio legato a Cloudflare – l’azienda che gestisce servizi di protezione e ottimizzazione del traffico web – ha causato interruzioni a livello globale a metà giornata. Numerose applicazioni e piattaforme che utilizzano i suoi servizi, tra cui il social X e l’IA di ChatGPT, sono risultate irraggiungibili per diversi minuti, aggravando ulteriormente l’incertezza sui mercati.
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