La clemenza di Mattarella: grazia a cinque detenuti, dallo “scafista per errore” a chi uccise la moglie malata

Il Presidente della Repubblica ha firmato cinque provvedimenti di grazia, su proposta del Ministro della Giustizia. Tra i beneficiari storie molto diverse, segnate da tragedie personali e percorsi giudiziari complessi

A cura di Glauco Valentini Redazione
22 dicembre 2025 20:44
La clemenza di Mattarella: grazia a cinque detenuti, dallo “scafista per errore” a chi uccise la moglie malata -
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia a cinque persone condannate per reati differenti, dopo il parere favorevole del Ministro della Giustizia. I provvedimenti di clemenza riguardano detenuti che hanno in parte già espiato la pena e le cui vicende personali sono state ritenute meritevoli di una valutazione umanitaria.

Tra i casi più noti figura quello di Franco Cioni, condannato per aver soffocato la moglie gravemente malata e in fase terminale. Un gesto compiuto, secondo quanto emerso nel processo, in un contesto di profonda disperazione e sofferenza, che aveva suscitato un ampio dibattito pubblico sul fine vita e sulla proporzionalità della pena.

C’è poi la storia di Abdelkarim Alla F. Hamad, migrante libico, studente universitario e promessa del calcio nel suo Paese. Arrestato e condannato a trent’anni di carcere come scafista, era stato riconosciuto come tale “per errore”: secondo la ricostruzione giudiziaria, avrebbe assunto il comando dell’imbarcazione solo in modo occasionale e sotto costrizione durante la traversata.

Le altre tre grazie riguardano persone condannate per reati diversi, accomunate dall’aver mostrato un percorso di responsabilizzazione e reinserimento, oltre ad aver già scontato una parte significativa della pena.

La decisione del Quirinale si inserisce nel solco della funzione costituzionale della grazia, che non cancella il reato ma interviene come atto di clemenza individuale, tenendo conto di ragioni umanitarie, sociali e del percorso personale dei condannati.

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