La Commissione Ue rivede al ribasso le stime: crescita dell’Italia più debole nel 2025 e 2026
Nelle previsioni d’autunno Bruxelles taglia le prospettive di crescita del Pil italiano: +0,4% nel 2025 e +0,8% nel 2026
La Commissione europea, nelle nuove previsioni economiche d’autunno, ha rivisto al ribasso le aspettative di crescita per l’Italia. Per il 2025, Bruxelles prevede un incremento del Pil del +0,4%, in calo rispetto allo +0,7% indicato nelle previsioni di primavera. Anche il 2026 mostra un rallentamento atteso: la crescita stimata scende allo +0,8%, rispetto allo +0,9% previsto in precedenza.
Per il 2027, la Commissione ipotizza un ritmo stabile, con il Pil italiano che dovrebbe mantenersi su un incremento dello 0,8%.
Le nuove proiezioni europee si confrontano con quelle contenute nel Documento programmatico di bilancio presentato dal governo italiano, che prevede per il 2026 una crescita di +0,7% e per il 2028 un ritmo analogo, pari allo 0,8%.
Il complesso scenario macroeconomico europeo, segnato da un rallentamento generale, si riflette dunque anche sulle prospettive italiane, che evidenziano un percorso di crescita moderata ma stabile nel medio termine.
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