Là dove si incontrano due realtà: il fiume naturale e poco conosciuto tra Rimini e Pesaro-Urbino

Scopri il Fiume Conca tra Rimini e Pesaro‑Urbino: storia, paesaggi e l’incredibile presenza di fenicotteri rosa nell’oasi.

A cura di Redazione
20 agosto 2025 14:00
Là dove si incontrano due realtà: il fiume naturale e poco conosciuto tra Rimini e Pesaro-Urbino - Foto: Enrico Siboni/Wikipedia
Foto: Enrico Siboni/Wikipedia
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Un confine naturale ricco di storia e bellezza

Il Fiume Conca nasce nell’Appennino romagnolo e sfocia nell’Adriatico tra Misano Adriatico e Cattolica, fungendo da confine fra le province di Rimini (Emilia‑Romagna) e Pesaro‑Urbino (Marche). Questo corso d’acqua, lungo circa 40 km, è stato per secoli al centro di importanti vicende storiche: durante il Medioevo le acque del Conca segnavano il limite tra le signorie dei Malatesta e del Montefeltro, con guadi strategici e piccoli borghi fortificati sulle sue sponde.

L’area collinare intorno al fiume conserva ancora mulini ad acqua, ponti medievano-rinascimentali e resti di antiche vie consulari, testimoni di un passato legato al trasporto agricolo e alla difesa territoriale. Oggi questi luoghi offrono itinerari ciclopedonali immersi nella natura e scorci idilliaci, ideali per escursioni nel verde.

Un’oasi di biodiversità con fenomeni sorprendenti

Lungo l’asta del Conca si estende l’Oasi Faunistica del Conca, un’area protetta di oltre 700 ettari, formalizzata nel 1991, che comprende paludi, salici igrofili, canneti e specchi d’acqua stagnanti. Qui è possibile osservare una ricca comunità di uccelli acquatici, con fenicotteri rosa, aironi bianchi, spatole, e rarità come cicogne nere e pellicani.

Questo luogo ha grande importanza per la migrazione: gli uccelli si posano in queste aree umide durante i viaggi verso le aree termali o settentrionali dell’Italia, rendendo il territorio un punto di osservazione e studio per ornitologi e appassionati.

Curiosità

Una scoperta recente e sorprendente: la presenza occasionale di fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) nell’Oasi del Conca, documentata da fotografi naturalisti locali tra il 2021 e il 2024. È un fenomeno eccezionale in Adriatico, segnale di migrazioni anomale dovute al cambiamento climatico, all’espansione del loro areale e alla disponibilità di aree umide costiere.

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