La Flotilla respinge la mediazione italiana: “Vogliamo rompere il blocco navale e portare aiuti a Gaza”
Il movimento internazionale rifiuta il transito da Cipro proposto dal governo. La delegazione italiana: “La missione resta fedele al suo obiettivo originario”. Cresce la polemica politica, l’opposizione accusa Meloni


La Global Sumud Flotilla ha respinto la mediazione proposta dal governo italiano per la consegna degli aiuti umanitari destinati a Gaza attraverso Cipro. In una nota diffusa dal Global Mouvement to Gaza, la delegazione italiana ha ribadito che la missione “rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari direttamente alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica”.
La posizione della Flotilla arriva all’indomani delle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, che aveva invitato l’iniziativa a valutare un percorso alternativo, legato a un corridoio umanitario via mare controllato. L’intervento, però, ha inasprito i toni del confronto.
Secondo fonti del centrosinistra, “dopo l’attacco di ieri della premier alla Flotilla il clima si è deteriorato, anche perché Meloni ha parlato da leader di partito e non da presidente del Consiglio”.
La vicenda si inserisce in un contesto già delicato, mentre continuano gli appelli internazionali per un cessate il fuoco e per l’apertura di canali sicuri che permettano l’arrivo di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.