La Flotilla respinge la mediazione italiana: “Vogliamo rompere il blocco navale e portare aiuti a Gaza”

Il movimento internazionale rifiuta il transito da Cipro proposto dal governo. La delegazione italiana: “La missione resta fedele al suo obiettivo originario”. Cresce la polemica politica, l’opposizione accusa Meloni

A cura di Glauco Valentini Redazione
25 settembre 2025 17:45
La Flotilla respinge la mediazione italiana: “Vogliamo rompere il blocco navale e portare aiuti a Gaza” - © ANSA/EPA
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La Global Sumud Flotilla ha respinto la mediazione proposta dal governo italiano per la consegna degli aiuti umanitari destinati a Gaza attraverso Cipro. In una nota diffusa dal Global Mouvement to Gaza, la delegazione italiana ha ribadito che la missione “rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari direttamente alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica”.

La posizione della Flotilla arriva all’indomani delle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, che aveva invitato l’iniziativa a valutare un percorso alternativo, legato a un corridoio umanitario via mare controllato. L’intervento, però, ha inasprito i toni del confronto.

Secondo fonti del centrosinistra, “dopo l’attacco di ieri della premier alla Flotilla il clima si è deteriorato, anche perché Meloni ha parlato da leader di partito e non da presidente del Consiglio”.

La vicenda si inserisce in un contesto già delicato, mentre continuano gli appelli internazionali per un cessate il fuoco e per l’apertura di canali sicuri che permettano l’arrivo di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

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