La meraviglia geologica nascosta dell’Emilia Romagna che nasconde un passato vulcanico
A Reggio Emilia esiste una rupe antichissima, modellata da vulcani sottomarini e dominata da una torre leggendaria: Campotrera ti sorprenderà.

Un monumento naturale di pietra vulcanica nel cuore dell’Emilia Romagna
Incastonata tra le colline di Canossa, in provincia di Reggio Emilia, si trova una delle più spettacolari formazioni rocciose dell’intera regione: la Rupe di Campotrera, oggi Riserva Naturale Orientata all’interno del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano. Questa rupe, alta circa 500 metri, è un affioramento massiccio di ofioliti, ovvero rocce di origine vulcanica sottomarina risalenti a oltre 160 milioni di anni fa, modellate dal tempo e dalle ere geologiche in modo impressionante.
Oltre al valore geologico, la rupe domina la Val d’Enza con un panorama che abbraccia il castello di Canossa e l’Appennino reggiano. Le pareti rocciose verticali attirano ogni anno escursionisti, geologi e appassionati di natura: il sito è infatti un laboratorio a cielo aperto per lo studio della Tettonica delle Placche e dei fondali oceanici fossili. Non è raro incontrare falchi pellegrini e rondoni maggiori che nidificano sulle pareti più ripide.
La Torre di Rossenella e l’anima storica della rupe
Sulla cima della rupe sorge la Torre di Rossenella, costruita probabilmente tra il XIII e il XIV secolo come punto di controllo militare del territorio. Oggi ne restano i ruderi, ma la posizione panoramica ne fa uno dei punti più iconici della media Val d’Enza. Questa torre si lega al sistema difensivo medievale dei Canossa, la potente famiglia che dominò questi territori nell’età di Matilde. Dalla sua sommità, nelle giornate limpide, si può ammirare persino il profilo delle Alpi.
La torre si raggiunge con un sentiero escursionistico ben tracciato che attraversa boschi di roverella e ginestre: un’esperienza naturalistica e culturale, perfetta per chi cerca un'escursione tra geologia, storia e biodiversità. Il sentiero fa parte del Sentiero Spallanzani, lungo percorso escursionistico che attraversa tutta la dorsale dell’Appennino Reggiano.
La curiosità finale: la rupe era un antico fondale oceanico
La Rupe di Campotrera, oggi in mezzo alla pianura emiliana, era un fondale marino. Le sue rocce, dette ofioliti, provengono da un antico oceano chiamato Tetide, scomparso milioni di anni fa a causa del movimento delle placche terrestri. Questo significa che chi oggi scala la rupe o passeggia nei suoi sentieri… sta camminando su ciò che un tempo era il fondo di un oceano!