La mossa di Berlino: "Missili a lungo raggio all'Ucraina"
Mosca propone colloqui diretti con Kiev il 2 giugno a Istanbul

Svolta significativa da parte della Germania nella guerra in Ucraina. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in occasione dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha annunciato un aumento del sostegno militare tedesco a Kiev, dichiarando che esso sarà fornito "senza restrizioni". Tra le nuove misure figura anche il supporto alla produzione di missili a lunga gittata da parte ucraina.
La reazione di Mosca non si è fatta attendere. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha commentato con durezza: "Speriamo che politici ragionevoli in Germania fermino la follia di coinvolgere il loro Paese nel conflitto".
Nel frattempo, l’Italia adotta un approccio più prudente. Fonti governative hanno ribadito che le armi fornite da Roma "devono essere sempre utilizzate all’interno del territorio ucraino", escludendo dunque impieghi oltreconfine.
Sul fronte diplomatico, Mosca ha respinto l’ipotesi di un vertice trilaterale con Donald Trump, Vladimir Putin e Zelensky, recentemente proposto da Kiev. In alternativa, il Cremlino ha avanzato la proposta di un secondo round di negoziati diretti con l’Ucraina, fissando l'appuntamento per il 2 giugno a Istanbul. In quell’occasione, la Russia intende presentare un proprio memorandum per delineare un possibile processo di pace.