La pizza al taglio, street food "eterno": la Pizzeria del Secolo e 70 anni di gusto a Rimini
Pizza al taglio, un finger food intramontabile. Roberto della Pizzeria del Secolo ne svela i segreti

di Riccardo Giannini
Se in televisione imperversano gli chef e i programmi di cucina, su Youtube uno dei filoni con più seguito è quello con i creator “alla caccia” di street food, oppure di finger food (cibo che si porta alla bocca usando le mani): la pizza al taglio, must assoluto.
“È lo street food per eccellenza, grazie anche al suo costo abbordabile. Noi siamo qui in centro storico, molti si fermano qui uscendo dagli uffici. Poi c’è chi fa la passeggiata nel pomeriggio e si ferma per la merenda“, spiega Roberto Ciarmatori, che assieme alla moglie è titolare dellaPizzeria del Secolo, locale storico del centro di Rimini, in via Gambalunga.
Alta e soffice, sottile o croccante, la pizza al taglio può variare come dimensioni, ma non solo: “C’è chi la vende a peso, noi continuiamo a venderla al pezzo. Noi la facciamo croccante sotto e morbida nella parte superiore: usiamo da 70 anni la stessa ricetta, quella di mio padre e di suo cugino, che hanno aperto l’attività”.
“Il nostro prodotto è rimasto costante nel corso del tempo. I clienti spesso ci dicono che la pizza ha lo stesso sapore di quando erano piccoli: ci fa molto piacere. I bambini di una volta vengono ora con i figli o con i nipotini”, aggiunge.
Inoltre la pizza al taglio non differisce solo per dimensioni o ricetta: “Noi la facciamo in teglia, c’è invece chi la cuoce sul refrattario, sulla piana del forno. Noi rimaniamo legati alla nostra tradizione”.

Pizza alla teglia, quindi, come negli anni ’50: la Pizzeria del Secolo è stata fondata infatti nell’ottobre 1954 da Rolando Ciarmatori, padre di Roberto, e da suo cugino Altero Giampieretti. “Sì, è quello di Bologna(Pizza Altero, notissima pizzeria al taglio bolognese, n.d.r) infatti i bolognesi che vengono a Rimini e mangiano la nostra pizza ci dicono, ah ma assomiglia a quella di Altero. Ci credo, siamo nati insieme!”.
La famiglia Ciarmatori è originaria delle Marche: “Abbiamo preso spunto da lì, la pizza in teglia la facevano nei forni assieme al pane. Così mio padre lanciò un locale che facesse solo questo”.
Un locale che è decollato ed è diventato un punto di riferimento e che negli anni ’60 in particolare divenne un ritrovo per i più giovani. Per la qualità dei prodotti, ma anche per il Juke box che campeggiava in un angolo del locale: “Era sempre acceso – sorride Roberto – io ero piccolino, ma ricordo bene“. Alcuni clienti chiedono ancora del Juke box: “Era preso in comodato d’uso, quindi finito il contratto è stato restituito. Non era nostro”. Juke box soppiantato prima dalle musicassette, poi dai cd, mentre la pizza al taglio (fortunatamente) non tramonta. E per il suo 70esimo compleanno, Pizzeria del Secolo ha ricevuto anche la gradita visita del sindaco Jamil Sadegholvaad e dell’assessore Juri Magrini.
“Credo non esista riminese che non sia mai entrato nel locale di via Gambalunga per una pizza al volo o per una pausa durante una giornata frenetica. Passano gli anni, cambiano le stagioni e le mode, ma il secolo è sempre fedele a se stesso, grazie ad una lunga tradizione portata avanti dai titolari con passione e dedizione fino ai giorni nostri“, scrisse il sindaco sui social.
“La sua visita ci ha fatto molto piacere, ci ha fatto piacere che si sia ricordato della ricorrenza“. Ma che tipo di pizza al taglio preferisce il sindaco? “In realtà non passa tanto. Le più semplici, comunque: quella al pomodoro o la margherita”. Un attimo di silenzio, poi un altro sorriso: “Il sindaco viene raramente, ma lo capisco: è troppo impegnato”.Rassicuriamo Roberto: anche senza questa precisazione, il sindaco non se la sarebbe presa. Al massimo, un trancio di pizza e sarebbe tornato subito il sorriso.