La Prima alla Scala tra applausi, assenze istituzionali e proteste in piazza

Standing ovation per Liliana Segre, mentre pesa la scarsa presenza del Governo. Fontana: “Ce ne faremo una ragione”

A cura di Glauco Valentini Redazione
08 dicembre 2025 09:58
La Prima alla Scala tra applausi, assenze istituzionali e proteste in piazza - © Ansa
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La stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano si è aperta con undici minuti di applausi per Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitrij Šostakovič, salutando così un debutto trionfale. Nel palco reale, al posto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, era presente per il terzo anno consecutivo Liliana Segre, accolta da un lungo applauso del pubblico prima dell’esecuzione dell’Inno di Mameli.

La rappresentanza governativa è stata ridotta al solo ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Un’assenza che non è passata inosservata e sulla quale il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato con ironia: «Ce ne faremo una ragione, noi viviamo bene anche da soli».

Tra gli ospiti più noti presenti in sala figuravano Mahmood, Achille Lauro e Pierfrancesco Favino.

Come di consueto, in piazza Scala si sono svolte manifestazioni e sit-in: dai lavoratori dello spettacolo ai gruppi Cub e ai manifestanti pro-Palestina.

L’incasso della serata ha raggiunto i 2.679.482 euro, il più alto di sempre nella storia del teatro.

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