La regina dell’Appennino Tosco‑Emiliano e il segreto delle sue valli

Scopri l’Alpe di Succiso: vetta piramidale di 2.017 m, sorgente dei fiumi Secchia e Enza e fulcro escursionistico dell’Appennino.

A cura di Redazione
13 settembre 2025 10:00
La regina dell’Appennino Tosco‑Emiliano e il segreto delle sue valli - Foto: RadioVentasso/Wikipedia
Foto: RadioVentasso/Wikipedia
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L’Alpe di Succiso, con i suoi 2.017 metri, è una delle cime più imponenti e affascinanti dell’Appennino Tosco‑Emiliano, situata in Emilia‑Romagna, provincia di Reggio Emilia. La sua forma piramidale solcata da profondi canaloni colpisce l’immaginazione, e le sue creste rappresentano la linea spartiacque naturale tra la valle del Secchia e l’Alta Val d’Enza, rendendola un luogo emblematico per escursionisti e amanti della montagna.

Appartenente al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco‑Emiliano, l’Alpe di Succiso non è solo alta, ma anche storica: le sue pendici danno origine a due fiumi — il Secchia e l’Enza, entrambi affluenti di destra del Po — un dato che ne aumenta l’importanza idrografica e simbolica.

Una vetta tra valli, passi e panorami

La montagna sorge tra il Passo del Cerreto e il Passo del Lagastrello, offrendo itinerari escursionistici emozionanti: il sentiero CAI 655 da Succiso Nuovo conduce al Rifugio Paolo Consiglio, da cui parte il percorso verso la cima. Questo trekking richiede circa 3‑3,5 ore, con dislivello di circa 1.080 m, ed è praticabile da giugno a ottobre.

Dalla vetta di Succiso – tra le più elevate e panoramiche dell’Appennino settentrionale – si può spaziare con lo sguardo da Monte Cimone a Monte Cusna, fino addirittura alle Alpi Apuane, al Golfo della Spezia e alla Corsica, in condizioni di visibilità eccezionali.

Curiosità

Un fatto documentato ma poco noto: l’Alpe di Succiso funge da testimonianza geografica della conformazione dell’Appennino ittico‑siliceo, con profondi canaloni che la modellano come una scultura naturale. Inoltre, la montagna non è attraversata da alcuna strada, mantenendo intatta la sua integrità ambientale.

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