La Schola Cantorum in concerto nella Cattedrale di San Leo per le celebrazioni del Santo Patrono
Appuntamento il 6 agosto. Il coro è nato negli anni '60 per iniziativa di Ugo Gorrieri

Anche quest’anno si avvicina il tradizionale appuntamento con la Schola Cantorum della Cattedrale di San Leo e il concerto del 6 agosto, momento conclusivo delle celebrazioni per la Festa del Patrono San Leone. Questi giorni sono vissuti con grande partecipazione, fede ed entusiasmo da tutta la comunità leontina e in particolare dai componenti del Coro, nato negli anni ’60 per iniziativa di Ugo Gorrieri.
Appassionato di musica e di canto liturgico, Gorrieri cominciò in quel periodo a suonare l’organo della Cattedrale e ad insegnare i canti alle giovani di San Leo. Nel tempo si sono aggiunti altri ragazzi e ragazze che, verso gli anni ’80, si sono innamorati del gregoriano e hanno dato vita alla Schola, che nel 1991 inizia ad esibirsi diretti da Nicoletta Carletti, la quale, ancora oggi si dedica all’organizzazione del gruppo e con entusiasmo, competenza e passione coordina le prove d’insieme, mantenendo vivo l’ interesse nella e per la Corale. Anche se prevalentemente concentrato nell’animazione liturgica delle Messe festive e delle grandi feste religiose, il Coro si è avvicinato gradualmente anche ad altre forme musicali come le laudi medievali, ai canti della tradizione iberica e latino-americana e ai brani polifonici. Anche per questo, da alcuni anni si avvale della preziosa collaborazione di Mauro Menghini alla chitarra e di Ermes Santolini alla tromba.I concerti sono sempre molto partecipati e apprezzati e c’è chi, come il Maestro Riccardo Muti, si è così espresso in un’intervista al Corriere della Sera di qualche anno fa: “Pensi che con mia moglie, durante una passeggiata serale sulle colline riminesi, ci siamo imbattuti in una piccola chiesa antica, dove la Corale di San Leo offriva un concerto di gregoriano meravigliosamente cantato”.

Martedi 6 agosto 2024 alle ore 21 nella Cattedrale di San Leo, oltre a brani con coro all’unisono, momenti polifonici, brani in cui si alterano e si fondono voci femminili con voci maschili, voci soliste e arrangiamenti strumentali, verrà proposta una lauda del XIII secolo di autore ignoto “Sia Laudato San Francesco” dalla quale probabilmente Rjz Ortolani è stato ispirato per comporre la colonna sonora del film “Fratello sole, sorella luna” e in particolare il “Dolce sentire”. La speranza della Schola Cantorum è che anche quest’anno, aiutati dalla splendida cornice della nostra Cattedrale, la bellezza dell’arte e del canto, ci consentano di avvicinarci alla luce di Dio, consapevoli che “chi canta prega due volte” (Sant’Agostino).