“La Storia immaginata”: Laura Calosso racconta Anita Garibaldi

Venerdì 22 agosto alle 21 alla Biblioteca Gambalunga un incontro tra storia e letteratura con letture a cura di Andrea Argentieri

A cura di Redazione
21 agosto 2025 11:31
“La Storia immaginata”: Laura Calosso racconta Anita Garibaldi -
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La Storia immaginata - Narrazioni tra verità storica e invenzione letteraria Secondo appuntamento col romanzo storico alla Biblioteca Gambalunga. Venerdì 22 agosto alle ore 21 la scrittrice Laura Calosso, dialogherà con Silvia Bottani attorno al suo romanzo Anita

 Il nuovo racconto di Laura Calosso, protagonista del secondo appuntamento della terza edizione della “Storia Immaginata”, si colloca nel solco dei romanzi che, come La prima regina di Alessandra Selmi o L’insegnante di lingue di Judith Schalansky, rimettono al centro figure femminili escluse dalla narrazione ufficiale, offrendo una lettura alternativa della storia nazionale. Con una scrittura visionaria e coinvolgente, Laura Calosso firma un romanzo che è al tempo stesso biografia immaginata, riflessione politica e atto di giustizia narrativa: un invito ad ascoltare la voce di una donna che non ha mai potuto davvero raccontarsi: Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, detta Anita.

Chi era davvero Anita Garibaldi? A lungo rappresentata come l’eroina silenziosa al fianco dell’“Eroe dei due mondi”, nella narrazione scolastica e pubblica Anita è rimasta un’ombra, un’immagine simbolica fissata in un dipinto o in un monumento, ma mai pienamente persona. In Anita, Laura Calosso compie un gesto letterario potente e radicale: restituisce voce e profondità umana a una figura storica troppo a lungo semplificata, trasformando la donna-mito in narratrice e protagonista assoluta del proprio racconto.

La scelta dell’autrice è quella di una narrazione postuma, poetica e intima, che arriva da un altrove fuori dal tempo. Anita ci parla da “dopo la fine”, ripercorrendo la propria vita tra visioni e frammenti, in un linguaggio denso di immagini e riflessioni, che unisce la forza dell’immedesimazione al rigore della ricostruzione storica.

Il romanzo segue la protagonista fin dalla giovinezza, quando a soli 14 anni viene costretta a un matrimonio imposto, e poi lungo tutto il suo percorso: l’incontro con Giuseppe Garibaldi a Laguna, in Brasile, le battaglie in Sud America, la maternità, l’arrivo in Italia, la partecipazione attiva alla causa rivoluzionaria. Ma ciò che rende questo romanzo unico è il suo sguardo interiore, il modo in cui Anita riflette sul proprio ruolo, sulla violenza simbolica del patriottismo, e sulla costruzione stessa del mito garibaldino.

"Io ero e sono un monumento", scrive Calosso per bocca della protagonista, consapevole che sulla sua figura ha pesato più il simbolo che la persona. Anita racconta l’amore per José – così chiama Garibaldi – come una forza totalizzante, una passione che travolge e consuma, ma anche una relazione segnata da asimmetrie, assenze e disillusioni. Garibaldi appare, attraverso il suo sguardo, come un uomo guidato da grandi ideali ma incapace di amare senza ferire. Il romanzo si interroga così sui confini tra libertà e dipendenza, tra amore e sacrificio, tra eroismo e responsabilità.

 

Laura Calosso è nata ad Asti. Giornalista, traduttrice e autrice, ha studiato Scienze politiche e Letteratura tedesca. Esordisce nella narrativa nel 2011 con il romanzo A ogni costo, l’amore (Mondadori), che indaga il declino della provincia italiana. Nel corso degli anni ha sviluppato una scrittura attenta alle trasformazioni sociali e culturali, con una particolare sensibilità per i temi civili, le questioni di genere e le storie dimenticate dalla narrazione ufficiale. Tra le sue opere ricordiamo: La stoffa delle donne (SEM, 2017), ispirato al mondo della moda e del lavoro femminile, utilizzato dalla trasmissione Report (Rai3) per l’inchiesta “Pulp Fashion”; Due fiocchi di neve uguali, (SEM, 2019) che affronta il fenomeno degli hikikomori; Ma la sabbia non ritorna, sul tema delle mafie della sabbia e dello sfruttamento ambientale, (SEM, 2021) e Bordighera Grand Hotel, un ampio affresco storico sulla colonia inglese in Liguria, tra Ottocento e Fascismo, (SEM, 2023). Nel 2024 ha pubblicato con Aboca Edizioni il romanzo L’agave della Regina Vittoria, intrecciando botanica, storia e memoria al femminile.

 

Silvia Bottani, giornalista e scrittrice, si occupa di arte contemporanea e collabora con diverse agenzie di comunicazione. Suoi interventi sono stati pubblicati da Doppiozero, Riga, Sapiens, Arte, Rivista Segno, CultFrame. Ha pubblicato due romanzi: Il giorno mangia la notte e Un altro finale per la nostra storia.

 

Andrea Argentieri, attore, eseguirà letture di brani del romanzo.

 

Ingresso gratuito, senza prenotazione.

Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione.

In caso di maltempo l’evento si terrà nell’adiacente sala della Cineteca.

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