La tragedia familiare a Ravenna: analisi sul sangue della bambina. Indagini in corso sulla madre

Nell’ambito delle indagini sulla tragedia di via Dradi a Ravenna, sono stati sequestrati gli strumenti elettronici di Giulia Lavatura Truninger, la donna di 41 anni che si è lanciata dal nono piano del suo palazzo, uccidendo la figlia di 6 anni e il suo cane. Si cercano messaggi, mail e chat che potrebbero avere un interesse investigativo. È stato anche sequestrato il materiale trovato sul luogo dell’incidente, incluso l’abbigliamento.

Su disposizione del sostituto procuratore Stefano Stargiotti, è stata eseguita un’ispezione cadaverica sulla bambina, durante la quale sono stati prelevati campioni di sangue e altri liquidi. Si indaga sulla possibilità che la madre le abbia somministrato delle sostanze, circostanza che la donna ha negato durante l’interrogatorio.

Le indagini della Squadra mobile continuano, con l’acquisizione delle cartelle cliniche della donna, seguita da anni dal Centro di salute mentale. Alcuni medici che l’avevano in cura sono stati sentiti; secondo quanto riferito dalla donna, le era stato aumentato il dosaggio dei farmaci per il suo disturbo bipolare della personalità. Questi farmaci, che le provocavano un forte tremore alle mani, sarebbero stati interrotti da dicembre, su suggerimento di uno psicoanalista. Il terapeuta ha però negato di aver discusso con lei del dosaggio della terapia farmacologica.

La città è sconvolta dalla tragedia e si moltiplicano i messaggi di cordoglio. Fra tutti, spiccano le accuse della donna nei confronti del marito Davide e del padre, espresse in un lungo post su Facebook, prima di compiere il tragico gesto.