Le terrecotte robbiane nel Montefeltro: viaggio nell'arte rinascimentale a San Leo
Domenica 26 gennaio al palazzo Mediceo secondo appuntamento con "Le domeniche a San Leo

Domenica 26 gennaio dalle 16:00 a San Leo si torna a parlare di Storia dell’arte con Alessandro Marchi: è il secondo appuntamento de “Le domeniche a San Leo” rassegna organizzazione dalla Pro Loco in collaborazione con la cooperativa di comunità Fer-menti Leontine e la Società degli Studi Montefeltrani.
Le terrecotte robbiane nel Montefeltro sono le protagoniste del secondo appuntamento con “Le domeniche a San Leo”, la rassegna di storia, arte, filosofia e territorio promossa dalla Pro Loco in collaborazione con la cooperativa di comunità Fer-menti Leontine e la Società di studi storici per il Montefeltro.
A Palazzo Mediceo, dalle 16:00 alle 17:30, lo storico dell’arte Alessandro Marchi, direttore della rivista Studi Montefeltrani, proporrà al pubblico un itinerario che dall’Alta Valmarecchia toscana scende nel Montefeltro e in Romagna, per raccontare un fenomeno artistico tutto rinascimentale e cioè le “Terrecotte Robbiane”. Si tratta di manufatti di grande valore che, al tempo, suscitarono grande curiosità e il favore di un vasto pubblico: ancora oggi rappresentano una delle forme più originali e caratteristiche della scultura fra Quattro e Cinquecento.
Domenica 12 gennaio sala piena per il primo appuntamento, dedicato alla Ravenna Bizantina tra Oriente e Occidente, un viaggio per il pubblico sempre accompagnato da Alessandro Marchi.
“Per una comunità come quella di San Leo, una rassegna culturale di qualità è vitale per attrarre persone nel centro storico anche in inverno quando prevale il silenzio e il senso di sospensione del tempo” commenta Marco Perazzoni, presidente della Pro Loco di San Leo.
Al termine dell’appuntamento, la Bottega di San Leo invita i partecipanti per un aperitivo con i prodotti del Forno di San Leo: “Raccontiamo la Valmarecchia attraverso i nostri prodotti: non sempre è facile convincere le persone a raggiungere San Leo, ma chi assaggia il nostro pane spesso ritorna. Abbiamo fatto una scommessa, perché non possiamo definire altrimenti aprire due attività commerciali in paese, ma nasciamo per rilanciare il borgo e sappiamo che è una sfida culturale” spiega Marco Angeloni, presidente della cooperativa di comunità Fer-menti Leontine.
