Altarimini

L’Europa divisa su Israele: pressing per sanzioni. Sanchez: "A Gaza è in corso un genocidio"

Italia e Germania si oppongono. Kallas al lavoro su possibili misure. Il Papa: "Indegno far prevalere la forza sul diritto"

A cura di Redazione
26 giugno 2025 19:16
L’Europa divisa su Israele: pressing per sanzioni. Sanchez: "A Gaza è in corso un genocidio" - Pedro Sanchez © Ansa/Epa
Pedro Sanchez © Ansa/Epa
Condividi

L’Unione Europea si presenta spaccata sulla questione israelo-palestinese. Durante il vertice dei leader a Bruxelles, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto con forza la sospensione immediata dell’accordo di associazione tra l’UE e Israele, sostenendo che "a Gaza è in corso un genocidio" e accusando Tel Aviv di "violare l’articolo 2 dell’accordo", che tutela il rispetto dei diritti umani fondamentali.

Al fianco della Spagna si schierano Norvegia, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Portogallo e Slovenia. Il fronte progressista spinge per misure dure: embargo totale sulle armi da e verso Israele, sanzioni contro il governo Netanyahu e riconoscimento formale dello Stato di Palestina. A ribadirlo è anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che sintetizza così la posizione dei socialisti europei.

Contrari invece Italia, Germania, Austria e Ungheria, che temono ripercussioni geopolitiche e commerciali e invitano alla cautela.

Sarà ora compito dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Kaja Kallas, elaborare una proposta concreta in vista della riunione dei ministri degli Esteri prevista per luglio.

Nel frattempo, Israele ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti umanitari a Gaza, aggravando ulteriormente una crisi già drammatica. Solo nelle ultime 24 ore, 56 palestinesi sono stati uccisi nei raid israeliani, secondo fonti locali.

Altri temi del vertice

Oltre alla crisi in Medio Oriente, il Consiglio europeo ha affrontato altri dossier delicati. Sul fronte economico si è discusso dell’ipotesi di nuovi dazi per tutelare le industrie europee, mentre sul piano geopolitico il premier ungherese Viktor Orbán ha espresso forti riserve sull’adesione dell’Ucraina all’Unione, rallentando i progressi del processo di allargamento.

L’appello del Papa

Dal Vaticano arriva un nuovo monito di Papa Francesco contro l’escalation bellica: "È indegno far prevalere la forza sul diritto", ha affermato il Pontefice, lanciando un appello al disarmo e alla ricerca di soluzioni diplomatiche.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social