L’indebitamento del Comune di Rimini si “snellisce”, calo di oltre 86,5 milioni
Assessore Magrini: “Indicatore della solidità economica e finanziaria dell’Ente”

Dieta ferrea per l’indebitamento del Comune di Rimini. È infatti passato dai 141,3 milioni di euro del 2011 ai 54,7 del 2024. Oltre 86,5 in meno. Si tratta, sottolinea il titolare dei conti di Palazzo Garampi Juri Magrini, di “un importante indicatore della solidità economica e finanziaria dell’Ente”. Il calo, sottolinea, prosegue anche nell’ultimo triennio, nonostante “l’aumento dei tassi di interessi”: a fine 2024 sarà ridotto di quasi 19 milioni rispetto a inizio mandato. Non solo, prosegue Magrini, nel 2024 il Comune ci sarà un risparmio annuo rispetto alla gestione del debito di 4,9 milioni di euro, cosà da permettere di non dover aumentare la pressione tributaria a carico dei cittadini e allo stesso tempo di mantenere lo standard quantitativo e qualitativo dei servizi e dell’assistenza sociale”. Come riporta la DIRE, grazie a questo risparmio, precisa, il Comune ha potuto introdurre misure a sostegno delle famiglie, come la gratuità e l’abbattimento delle rette di frequenza degli asili nido, il fondo per far fronte al rincaro delle utenze, il finanziamento delle politiche giovanili e sportive. Con 4,9 milioni si paga per esempio per il personale impegnato in tutta l’attività prescolastica.
Negli ultimi tre anni, continua l’assessore al Bilancio, il risparmio supera i sette milioni di euro, circa la metà del costo sostenuto ogni anno per gli asili nido riminesi. “Cifre quindi che raccontano come la capacità dell’Ente di contrarre con continuità il proprio debito si traduca non solo in obiettivi di bilancio, ma nella capacità di sostenere spese, investimenti, servizi a sostegno dello sviluppo della comunità, partire dalla scuola e dal sostegno alle fasce più deboli”, conclude.