L'insegnante curda e la sua nuova vita a Rimini: una seconda famiglia per lei nella Casa dell'Intercultura

Casa dell'Intercultura: il Comune di Rimini incontra le associazioni per costruire insieme una città più inclusiva

A cura di Riccardo Giannini Redazione
02 dicembre 2025 13:34
L'insegnante curda e la sua nuova vita a Rimini: una seconda famiglia per lei nella Casa dell'Intercultura -
Condividi

Un incontro di ascolto e confronto per rafforzare il dialogo con le comunità straniere e valorizzare il ruolo della Casa dell'Intercultura Aylan Kurdi come punto di riferimento per l'integrazione sociale. Si è svolto presso la sede di via Bruno Toni l'incontro tra l'Amministrazione comunale di Rimini e le associazioni di immigrati che operano sul territorio riminese, un momento importante per fare il punto sulle attività realizzate e, soprattutto, per ascoltare le esigenze e le proposte delle realtà che quotidianamente lavorano a fianco dei cittadini con background migratorio.

La Casa dell'Intercultura, attiva dal 2004 e trasferita nell'attuale sede nel 2015, rappresenta una risorsa territoriale strategica nell'ambito del sistema dei Centri interculturali della Regione Emilia-Romagna. È un luogo di mediazione e confronto tra culture, dove si promuovono azioni di sensibilizzazione per l'accoglienza, si realizzano attività per il contrasto alla discriminazione e alla povertà educativa, e si tengono corsi di lingua italiana per adulti e minori: rappresenta il punto di riferimento per i migranti e per le associazioni di migranti e per le associazioni che vi operano e che si occupano di migranti, di intercultura, di didattica della lingua italiana come lingua seconda.

I dati dell'anno scolastico 2024/2025 testimoniano la vitalità di questo presidio di comunità: 669 persone iscritte ai corsi di lingua italiana (57% uomini, 43% donne), provenienti principalmente da Perù, Marocco, Tunisia, Bangladesh e Ucraina. Sono stati attivati 28 corsi con oltre 900 ore di insegnamento, inclusi moduli specifici per l'italiano della patente e percorsi dedicati alle mamme con bambini.

Il sostegno scolastico ha coinvolto 211 alunni con background migratorio in attività extrascolastiche, mentre 61 minori neo-arrivati in Italia hanno frequentato corsi di italiano come lingua seconda. Fondamentale il servizio di mediazione linguistica e culturale, che ha supportato 58 studenti.

Dietro questi numeri c'è un patrimonio prezioso: circa 3.000 ore di volontariato dedicate all'insegnamento, al tutoraggio e all'accompagnamento sociale. Sono storie come quella di Evon (i nomi sono di fantasia), insegnante curda arrivata a Rimini che ha trovato nella Casa dell'Intercultura una "seconda famiglia", o quella di Rubia, pedagogista brasiliana che dopo un percorso personale ha scoperto nel volontariato una nuova dimensione di appartenenza. E ancora Francesca, che dai banchi della segreteria ha riscoperto la sua vocazione per l'insegnamento, accompagnando adulti nel percorso di alfabetizzazione.

La Casa dell'Intercultura ospita anche servizi strategici per l'Amministrazione, come il servizio "L'Assistente in famiglia" per il lavoro di cura domestico, il Front Office per cittadini stranieri e il Coordinamento provinciale Servizio Civile. Verrà avviata una nuova azione sperimentale in continuità con il progetto "Antenne di Comunità" dell'Azienda Sanitaria, per migliorare l'accesso ai servizi sanitari delle donne immigrate nell'ambito del periodo perinatale.

La gestione della Casa dell'Intercultura è affidata tramite co-progettazione all'Associazione Arcobaleno Odv attraverso un Comitato che riunisce 12 realtà del territorio, tra cui Caritas Rimini, Madonna della Carità, Vite in transito, Eucrante, Ulsi e altre organizzazioni impegnate nell'inclusione sociale.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail