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L'Italia "sfida" Orban: Schlein e altri politici al Budapest Pride

I partecipanti denunciano un clima intimidatorio già percepibile all’arrivo in Ungheria

A cura di Redazione
28 giugno 2025 13:03
L'Italia "sfida" Orban: Schlein e altri politici al Budapest Pride - Elly Schlein, foto Ansa
Elly Schlein, foto Ansa
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Nonostante le minacce di conseguenze legali da parte del premier ungherese Viktor Orban, una nutrita delegazione italiana partirà alla volta di Budapest per partecipare al Pride. 

In prima fila ci saranno diverse personalità politiche, dalla segretaria del Pd Elly Schlein al leader di Azione Carlo Calenda, passando per Ivan Scalfarotto (Iv), Matteo Hallissey (Più Europa), Alessandra Maiorino (M5s) e l’eurodeputata Benedetta Scuderi per Avs. Proprio Scuderi ha chiarito l’assenza di Ilaria Salis, simbolo dell’opposizione al regime ungherese: "Non sarà presente per evitare possibili ritorsioni sulla detenuta tedesca Maja, ora in sciopero della fame".

I partecipanti denunciano un clima definito intimidatorio e già percepibile all’arrivo in Ungheria, tra controlli minuziosi e tensione crescente. Ma la determinazione non manca. “Orban può schierare anche l’esercito, ma non fermerà la marcia dei diritti”, ribadisce Più Europa. Alessandro Zan (Pd) attacca frontalmente: “Il problema è Orban, non noi. Difendere la democrazia viene prima di tutto”.

Dal centrodestra si segnalano gli interventi dei forzisti Ferrante e De Monte che  denunciano una “compressione di libertà” e “un clima illiberale” inaccettabile.

“Il Pride si terrà comunque”, assicura Scalfarotto. E Calenda, già presente a Budapest, è netto: “Se Orban non rispetta i valori europei, è lui che deve uscire dall’Unione”.

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