Lupi, Nicola Marcello perentorio: "Adottare misure urgenti per il contentimento"
Interrogazione del consigliere di Fdi alla giunta regionale: "A Rimini ad agosto si sono registrati 29 episodi tra avvistamenti e predazioni"
La Regione chiarisca quali misure intenda adottare, e con quali tempistiche, per il controllo dei lupi alla luce del nuovo quadro normativo europeo e nazionale, incluse quelle di contenimento selettivo nei casi previsti dalla legge. Nicola Marcello (Fratelli d'Italia) interroga l'esecutivo per sapere se intenda richiedere la quota di contenimento assegnata all’Emilia-Romagna (9–15 capi) ed effettuare una campagna di monitoraggio anche servendosi degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) in collaborazione con polizia provinciale, carabinieri forestali, guardie venatorie.
"Negli ultimi mesi nel riminese è cresciuta in modo significativa la preoccupazione per la presenza del lupo - spiega il consigliere - con numerosi episodi di attacchi riportati da allevatori, residenti e associazioni rurali. Il quadro normativo che ha garantito per decenni una protezione totale del lupo risale al periodo in cui la specie rischiava l’estinzione. Il monitoraggio Ispra 2018-2022 ha stimato circa 3.300 lupi in Italia, con oltre il 10% in Emilia-Romagna, ma esperti, associazioni e semplici osservatori ritengono che il numero reale possa essere anche il doppio".
Marcello ricorda quindi che "nel 2025, l’Unione europea ha approvato la direttiva che ha modificato lo status del lupo, declassandolo da specie rigorosamente protetta a specie protetta. Il ministero dell’Ambiente ha recepito la direttiva e Ispra ha dato istruzioni alle Regioni su modalità e numeri per la cattura degli esemplari. L'Emilia-Romagna potrà effettuare prelievi, 'non abbattimenti anche se possibili di circa 15 unità".
"Nel solo territorio di Rimini - conclude il consigliere - ad agosto si sono registrati 29 episodi tra avvistamenti e predazioni. I sindaci, incluso quello di Rimini, che è anche Presidente della Provincia, hanno poteri di urgenza in caso di rischio per la pubblica incolumità e può essere adottato anche un ordine di abbattimento immediato di un animale pericoloso. È necessario che la Regione Emilia-Romagna non rimanga indietro rispetto agli strumenti oggi disponibili, tutelando sia la sicurezza pubblica sia le imprese agricole già gravemente danneggiate".
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