Mafia e piadine: Cosa Nostra in Emilia Romagna
Infiltrazioni mafiose, usura, criminalità. E ancora: processi e indagini del Mezzogiorno, la nascita e la ramificazione della malavita all’interno della regione Emilia Romagna e nella provincia di Ri...

Infiltrazioni mafiose, usura, criminalità. E ancora: processi e indagini del Mezzogiorno, la nascita e la ramificazione della malavita all’interno della regione Emilia Romagna e nella provincia di Rimini. Temi caldi e attuali quelli discussi al “Gotha di Cosa nostra” l’incontro organizzato dall’associazione Ragionevoli dubbi, che si è tenuto ieri sera all’interno della sala Isotta di Castel Sismondo a Rimini.
Il magistrato Piergiorgio Morosini insieme al giudice di Pesaro Daniele Paci e l’avvocato Antonio Zavoli coordinati dal giornalista Enrico Rotelli, hanno raccontato, attraverso il proprio lavoro, le mafie e i suoi nuovi territori. Partendo dal volume“Gotha” di Cosa nostra, che prende nome dall’omonimo processo che portò all’arresto di tutti i vertici delle cosche di Palermo e di illustri capi mafia, i relatori hanno sviscerato il problema della criminalità organizzata, una piaga che accomuna l’intera Penisola. ”
La Mafia non è un problema solo meridionale, come molti credono” ha spiegato giudice Morosini “le storie criminali si scrivono sui spartiti di Cosa Nostra e l’Emilia Romagna è una delle prime regioni per confisca di beni mafiosi ”. Il problema della questura riminese, la mafia russa presente nel territorio, la sanità. Sono tanti gli atti, le indagini legate a piccoli e grandi processi nelle procure di questa regione, che raccontano di usurai, recupero credito e di delinquenza. Tanta l’omertà comune, continua Morosini, non è un caso che la mafia sia l’organizzazione più longeva che esiste e che vive da 150 anni indisturbata all’interno del nostro Paese.
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di Simona Angela Gallo