Maltempo, stato di crisi regionale: la provincia di Forlì-Cesena tra frane, allagamenti e strade interrotte
Otto comuni del Forlivese e Cesenate colpiti duramente dall’ondata di maltempo del 16 e 17 giugno. Oltre 150 mm di pioggia in 24 ore, danni a case, infrastrutture e viabilità

Allagamenti, frane, interruzioni stradali e gravi danni a edifici pubblici e privati: la Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi regionale per i territori colpiti dall’ondata di maltempo del 16 e 17 giugno 2025, che ha interessato duramente anche la provincia di Forlì-Cesena, in particolare le zone collinari e pedecollinari.
Il decreto, firmato dal presidente Michele de Pascale, sarà valido per 180 giorni a partire dal 16 giugno e permetterà di attivare procedure straordinarie per il ripristino delle infrastrutture, la messa in sicurezza dei territori e l’assistenza alla popolazione.
“Lo stato di crisi regionale ci consente di intervenire con urgenza – ha spiegato la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini –. Dobbiamo accelerare: mettere in sicurezza, stimare i danni, avviare le prime opere di ripristino. Le risposte devono essere rapide e coordinate, a fianco dei Comuni e delle comunità colpite”.
I comuni colpiti nel Forlivese e Cesenate
Nel Forlivese e Cesenate sono otto i Comuni duramente colpiti: Cesena, Sarsina, Mercato Saraceno, Civitella di Romagna, Galeata, Montiano, Roncofreddo e Carpineta, dove si sono registrati ingenti danni a strade comunali e provinciali, abitazioni e infrastrutture pubbliche.
Frane e smottamenti hanno isolato intere frazioni dell’Appennino, mentre le intense precipitazioni hanno messo in crisi i sistemi di drenaggio urbano, causando allagamenti in diverse aree, compresa la città di Cesena.
Piogge torrenziali: oltre 150 mm in 24 ore
Secondo i dati di Arpae Emilia-Romagna, le precipitazioni hanno raggiunto valori eccezionali: a Carpineta (FC) sono caduti 29,8 mm di pioggia in soli 15 minuti, mentre in alcune aree del Forlivese il totale ha superato i 150 mm in 24 ore nella giornata del 17 giugno.
Questi numeri, associati a raffiche di vento e fulmini, hanno provocato esondazioni di rii e torrenti minori, oltre a diffusi smottamenti nei territori collinari.
L’impegno della Regione: emergenza e prevenzione
La Regione Emilia-Romagna è ora al lavoro per coordinare interventi rapidi. Il decreto di stato di crisi permetterà di destinare fondi straordinari al ripristino delle infrastrutture e di operare anche in deroga alle procedure ordinarie per accelerare i lavori.
“Fenomeni di questo tipo non sono più eccezionali – ha sottolineato Rontini –. Oltre a gestire l’emergenza, vogliamo rafforzare la prevenzione e la manutenzione del territorio, perché ciò che un tempo era straordinario oggi sta diventando la norma”.