Manta Costruzioni sospende il progetto di stoccaggio amianto a Misano Adriatico
Manta Costruzioni chiarisce: nessuna discarica, solo stoccaggio sicuro di piccole quantità già bonificate

La società Manta Costruzioni, di concerto con il Comune di Misano Adriatico, con il quale fin dal primo giorno c’è stata una relazione costante sul progetto presentato alla Regione, ha deciso di soprassedere alla prosecuzione della sua iniziativa per quanto concerne lo stoccaggio temporaneo dell’amianto.
Si tratta di progetti che hanno una gestazione condivisa con gli enti competenti e interferenti, pur trattandosi di attività completamente innocue per la cittadinanza, che richiedono un confronto serio e motivato prima di arrivare a una decisione definitiva.
La stessa Amministrazione comunale, nelle sue comunicazioni, ha sempre manifestato una particolare attenzione sul tema, fino a esprimere insoddisfazione nel maggio scorso per autorizzazioni che avrebbero dovuto tener conto delle osservazioni presentate.
Manta Costruzioni, sempre in accordo con l’Amministrazione Comunale di Misano Adriatico, ha deciso di non procedere con la parte del progetto riguardante lo stoccaggio dell’amianto, per scelte gestionali odierne diverse da quelle preventivate.
L’azienda proseguirà quindi regolarmente con lo stoccaggio di rifiuti RAEE (elettrici ed elettronici) e di rifiuti inerti, come previsto nell’autorizzazione, mentre non darà seguito alla parte relativa allo stoccaggio di amianto preconfezionato in attesa del trasferimento allo smaltimento.
Dalla società si ribadisce che, nonostante tutte le legittime autorizzazioni concesse dagli enti preposti (Regione, Ausl, Arpae), che si sono occupati dello screening ambientale, non sarà realizzata la parte del progetto relativa allo stoccaggio di MCA idoneamente sigillato, in quantità minime da avviare allo smaltimento presso centri specializzati, in uno spazio dedicato e coperto di soli 40 metri quadri, pari a qualche camion all’anno.
"Si precisa inoltre che non si trattava di una discarica di amianto, ma solo di uno stoccaggio temporaneo di piccoli quantitativi già trattati e messi in sicurezza, derivanti dall’attività di bonifica che l’azienda svolge da anni sul territorio provinciale. Una realtà ben diversa da quella divulgata da manifestazioni e comunicazioni fuorvianti e inutilmente allarmistiche."
"Molto più preoccupante – conclude l’azienda – è la presenza di quantitativi ancora esistenti di amianto sui capannoni della stessa zona artigianale, esposti da decenni alle intemperie e mai bonificati, che stranamente non vengono ritenuti pericolosi dallo stesso comitato di quartiere."