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Marano di Riccione, ricetta anti-crisi: "Locali più piccoli, offerte diversificata"

Cna: "Si creino distretti tematici per specializzare l'offerta

A cura di Redazione
04 marzo 2025 15:50
Marano di Riccione, ricetta anti-crisi: "Locali più piccoli, offerte diversificata" - Repertorio
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Il direttivo di Cna Riccione interviene in una nota sul futuro dell’area Marano, evidenziando quanto il dibattito non possa fermarsi solamente all’individuare gli orari di apertura e chiusura dei locali. Cna chiede “un confronto costruttivo” per arrivare a un progetto condiviso conciliando “esigenze di sicurezza, qualità della vita e sviluppo economico”.

“Fondamentale– evidenzia il direttivo – ripensare il modello di intrattenimento notturno, ispirandosi alle nuove tendenze globali del turismo esperienziale. Il futuro del Marano non può prescindere da locali più contenuti (400-600 persone), esperienze immersive e format innovativi capaci di attrarre una clientela diversificata, internazionale e più esigente”.

Cna dice sì agli investimenti per attrarre le generazioni più giovani, compresa quella Alpha (i nati dal 2010 in poi): “Bisogna sviluppare progetti che sappiano combinare tecnologia, autenticità e sostenibilità, privilegiando esperienze uniche e coinvolgenti”.

Per Cna, l’offerta di divertimento legata alla discoteca è un modello al tramonto: servono in primis eventi musicali e culturali. “Il Marano ha tutte le potenzialità per diventare un modello di riferimento per il nocturismo sostenibile, valorizzando il territorio e attirando turisti con elevata capacità di spesa e stranieri”.

Cna suggerisce la creazione di distretti tematici per specializzare l’offerta: cultura, nightlife, wellness, enogastronomia, “minimizzando al contempo i conflitti con i residenti e permettendo di destagionalizzare il turismo attraverso eventi ed esperienze diversificate che favoriscano una ricca offerta culturale e sociale”.

Le normative del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza – prosegue Cna – non devono essere percepite come un ostacolo, ma come un’opportunità per strutturare un’offerta turistica sicura, regolamentata e sostenibile, soprattutto in relazione agli accessi regolati tramite prenotazione digitale e il controllo dell’inquinamento acustico con tecnologie avanzate, per creare un ambiente sicuro e sereno sia per i turisti che per la comunità locale”.

“In sintesi, un turismo regolamentato dalle normative Tulps, in sinergia con la zonizzazione e la collaborazione tra soggetti pubblici e privati, non solo può favorire la crescita delle Piccole e Medie imprese locali, ma anche rendere Riccione una destinazione di riferimento per il turismo notturno sostenibile”, chiosa il direttivo di Cna.

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