Marano di Riccione, ricetta anti-crisi: "Locali più piccoli, offerte diversificata"
Cna: "Si creino distretti tematici per specializzare l'offerta

Il direttivo di Cna Riccione interviene in una nota sul futuro dell’area Marano, evidenziando quanto il dibattito non possa fermarsi solamente all’individuare gli orari di apertura e chiusura dei locali. Cna chiede “un confronto costruttivo” per arrivare a un progetto condiviso conciliando “esigenze di sicurezza, qualità della vita e sviluppo economico”.
“Fondamentale– evidenzia il direttivo – ripensare il modello di intrattenimento notturno, ispirandosi alle nuove tendenze globali del turismo esperienziale. Il futuro del Marano non può prescindere da locali più contenuti (400-600 persone), esperienze immersive e format innovativi capaci di attrarre una clientela diversificata, internazionale e più esigente”.
Cna dice sì agli investimenti per attrarre le generazioni più giovani, compresa quella Alpha (i nati dal 2010 in poi): “Bisogna sviluppare progetti che sappiano combinare tecnologia, autenticità e sostenibilità, privilegiando esperienze uniche e coinvolgenti”.
Per Cna, l’offerta di divertimento legata alla discoteca è un modello al tramonto: servono in primis eventi musicali e culturali. “Il Marano ha tutte le potenzialità per diventare un modello di riferimento per il nocturismo sostenibile, valorizzando il territorio e attirando turisti con elevata capacità di spesa e stranieri”.
Cna suggerisce la creazione di distretti tematici per specializzare l’offerta: cultura, nightlife, wellness, enogastronomia, “minimizzando al contempo i conflitti con i residenti e permettendo di destagionalizzare il turismo attraverso eventi ed esperienze diversificate che favoriscano una ricca offerta culturale e sociale”.
Le normative del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza – prosegue Cna – non devono essere percepite come un ostacolo, ma come un’opportunità per strutturare un’offerta turistica sicura, regolamentata e sostenibile, soprattutto in relazione agli accessi regolati tramite prenotazione digitale e il controllo dell’inquinamento acustico con tecnologie avanzate, per creare un ambiente sicuro e sereno sia per i turisti che per la comunità locale”.
“In sintesi, un turismo regolamentato dalle normative Tulps, in sinergia con la zonizzazione e la collaborazione tra soggetti pubblici e privati, non solo può favorire la crescita delle Piccole e Medie imprese locali, ma anche rendere Riccione una destinazione di riferimento per il turismo notturno sostenibile”, chiosa il direttivo di Cna.