Nuova Marecchiese, il viceministro Bignami: "infrastrutture necessarie in zone interne, ma valuteremo costi e benefici"
Nuova Marecchiese: incontro molto partecipato in teatro a Novafeltria, con l'intervento del viceministro Bignami

di Riccardo Giannini
Teatro sociale di Novafeltria gremito ieri sera (martedì 14 maggio) per l’incontro sulla viabilità e sulla strada Marecchiese organizzato dal comitato Valmarecchia Futura, con la presenza di un esponente del governo Meloni: il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti Galeazzo Bignami.
Era stato anticipato che entro l’estate Anas avrebbe completato la progettazione del nuovo tracciato dalla Marecchiese. I tempi dovrebbero essere più lunghi. Entro luglio (“ma speriamo prima“, ha precisato Bigami) però sarà definito il cosiddetto quadro esigenziale: in base ad esso si deciderà quale scelte progettuali.
Il governo, in particolare, sta valutando quattro ipotesi di modifiche al tracciato, con un investimento che dai 200 milioni di base potrebbe raddoppiare, oppure superare i 400 milioni di euro. Ma non sono i costi dell’opera a spaventare, quanto la necessità di procedere a passi spediti – nei limiti dei tempi imposti dalla burocrazia e dal confronto tra gli enti – e soprattutto una piena condivisione da parte del territorio.
“Interventi come questi non possono essere imposti – ribadisce Bignami alla fine dell’incontro – e devono essere rispettosi delle scelte degli enti locali, dalla Regione ai Comuni. Ma non può essere deciso all’unanimità: ci sarà chi è dissenziente, ci saranno cittadini che subiranno espropri che saranno risarciti, ma sul piano istituzionale è necessario che tutti vadano nella stessa direzione”.
Un monito chiaro, visto che nei mesi scorsi, in un confronto istituzionale caratterizzato comunque da toni costruttivi, ci è sembrato di cogliere una significativa distanza tra i comuni dell’Alta e della Bassa Valmarecchia.
Senza coesione e con troppi rallentamenti, la nuova Marecchiese rischia di rimanere un progetto sulla carta. Il quadro esigenziale sarà il punto di partenza del confronto con i sindaci e il territorio, poi si passerà alla progettazione. Non è una formalità, come evidenzia lo stesso Bignami: “È importante acquisire una progettazione di base efficace e convincente e in base a quella decidere con i territori. se l’intervento sia competitivo o se esistano altre soluzioni”.
“La qualità della progettazione – ha aggiunto – è decisiva per l’efficacia dell’intervento e per spendere al meglio i soldi che sono soldi degli italiani e quindi vanno usati con cura”.
Sul palco del teatro sociale, Bignami era stato chiaro: “Sbagliare la progettazione significa infilarsi in un vicolo cieco. Una progettazione maldestra è un problema, perché poi quando si va ad analizzare l’opera, si entra in contenziosi dai quali non si esce più fuori”. A buon intenditore, poche parole.
Marecchiese, Bignami: “Infrastrutture per zone interne sono fondamentali”
Nel suo intervento davanti alla platea di sindaci, amministratori e cittadini, Bignami ha voluto fare una precisazione iniziale: “Non sono qui per dire né viva la Marecchiese, né no alla Marecchiese. Come governo vogliamo conoscere costi e benefici dell’intervento“.
Ma ha dato un assist alle richieste del comitato Valmarecchia Futura: “Non siamo un governo tecnico. Siamo un governo politico e riteniamo che le zone interne debbano essere presidiate dalle persone. L’infrastrutturazione delle zone interne è fondamentale”. Si parlava della necessità di mettere in sicurezza il territorio a seguito degli eventi alluvionali, ma leggendo tra le righe il messaggio è chiaro. E Bignami ha aggiunto una frase che non lascia spazio a interpretazioni: “Il teorismo ambientalista e radical chic non ci interessa“.
Ad ogni modo, per ciò che riguarda l’intervento, indicazioni precise arriveranno dalla progettazione di Anas, i cui tecnici sono al lavoro in base partendo dal progetto di fattibilità tecnico-economica affidata a Preger, per il tratto Ponte Messa-Villa Verucchio, e dalla progettazione dei tecnici della Provincia di Rimini per la rimanente parte del tracciato (Bignami ne ha sottolineato l’incompletezza, N.d.R.). Già il passaggio del quadro esigenziale sarà un passaggio cruciale per il primo confronto del governo con i sindaci. “La progettazione di Anas terrà conto delle indicazioni dei territori”, ha rimarcato il viceministro.

Bignami ha parlato di quattro ipotesi di tracciato, senza scendere nei dettagli, ma anticipando: “Un costo di circa 200 milioni se interveniamo sull’esistente, il doppio se andiamo sulle varianti“. Le risorse saranno ovviamente limitate. Si valuta anche una progettualità “per lotti funzionali: appena completato un lotto, lo possiamo subito utilizzare“. I costi saliranno con gallerie e viadotti.
Marecchiese, la parola al territorio
Prima del viceministro Bignami, sul palco del teatro sociale di Novafeltria sono saliti il sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini e Alessio Amantini, portavoce del comitato Valmarecchia Futura.
I loro interventi hanno posto l’accento sullo spopolamento dell’Alta Valmarecchia, sulle sofferenze delle imprese, su quanto il territorio sia penalizzato dall’assenza di una viabilità efficace e sicura.
Amantini ha presentato slide dai numeri inequivocabili: Comuni che in 50 anni hanno visto dimezzarsi, il 13% delle aziende chiuse negli ultimi 20 anni e per la Strada Marecchiese, sul fronte degli incidenti, un bilancio di 200 feriti e 11 morti negli ultimi tre anni.
“La crisi demografica ha portato alla chiusura di scuole – ha evidenziato Amantini -, le colonnine che misurano il PM10 danno segnali preoccupanti pur posizionate ben lontano dalla strada, gli immobili perdono di valore e i servizi alle persone si diradano e perdono di efficacia”.
Il comitato ha voluto ricordare: Non è una battaglia con un colore politico, ma per la sopravvivenza”.
