Marito denuncia la moglie: "Escalation di atteggiamenti violenti: mi ha accoltellato a un polpaccio"
L'uomo, un 48enne, ha presentato denuncia nel luglio scorso


Una 31enne di origine straniera è stata denuncia per maltrattamenti in famiglia dal marito, un 48enne residente nel ravennate, rappresentato dall'avvocato del foro di Milano, con studio a Rimini, Nicolas Cicchini. La denuncia risale al luglio 2025. La coppia si era conosciuta nel 2015 e dopo qualche anno di fidanzamento si era unita in matrimonio, per poi dare alla luce anche a due bambini. Ma durante la convivenza, nell'appartamento dato in comodato d'uso dalla famiglia di lui, erano iniziate a emergere delle criticità, che secondo quanto riferito dal marito, si sono aggravate negli ultimi anni, a causa di problemi di tossicodipendenza della donna. E negli ultimi mesi si sono intensificati anche gli interventi dei Carabinieri presso l'abitazione che i due condividevano (oggi non sono più conviventi ed è in corso la separazione). Il marito, in denuncia, ha riportato diversi episodi in cui la donna ha manifestato una forte aggressività. Una discussione poteva degenerare facilmente, secondo quanto riferito dall'uomo, con tanto di lancio di piatti. Ma non solo: una mattina, quando lui le chiese di farsi aiutare per superare i problemi di tossicodipendenza, in tutta risposta afferrò un coltello e gli sferrò un fendente al polpaccio. Non sono mancati, secondo la denuncia, episodi di danneggiamenti: in un'occasione, in un attacco di ira, lei usò le chiavi per rigare gli sportelli dell'auto del marito. E in altre occasioni si sfogò con gli arredi dell'appartamento in cui convivevano e in cui ora vive da sola, sopra i genitori del coniuge, che a loro volta hanno espresso preoccupazione per la propria incolumità. Non sarebbero infatti mancate, in via telefonica, anche minacce di morte riferite non solo all'uomo, ma anche alla sua famiglia. Tanti episodi che fanno parte di una corposa denuncia al vaglio della Procura. "Assistiamo a tanti casi di volenza sulle donne, il caso in questone è invece invertito. Probabilmente uno degli unici, pochi casi in cui la vittima è un uomo. Direi che un 90% di violenza è rivolta contro le donne, ma esistono casi come il nostro dove la vittima è l'uomo: bisogna stare attenti a non fare discriminazione e a non generalizzare. Spero che la giustizia esista anche a favore degli uomini", riferisce l'avvocato Cicchini. "Oggi più che mai si assiste a violenza ingiustificata nonché squallida da parte di certi uomini violenti ed instabili, ma, d’altro canto, come per il caso che ci riguarda, esistono situazioni invertite. Il nostro è uno di questi: un buon padre di famiglia che viene maltrattato dalla moglie", aggiunge. E infine: "Ricordiamo che per ogni vittima di violenza e stalking è attivo un numero, il 1522, per dare supporto, aiuto e informazioni".