Medici di base introvabili: in Emilia-Romagna coperto solo 1 posto su 4

In Emilia-Romagna il sistema sanitario regionale si trova ad affrontare una nuova, grave criticità. Nei mesi scorsi è stato pubblicato un bando volto al reclutamento di 1.434 medici di base e professionisti del 118, con l’obiettivo di colmare le numerose carenze negli organici. Tuttavia, il risultato è stato ben al di sotto delle aspettative: solo 349 domande sono pervenute.

Un numero che non solo copre appena un quarto dei posti disponibili, ma che potrebbe ridursi ulteriormente. È noto, infatti, che non tutti i candidati che partecipano a un bando poi accettano effettivamente l’incarico, per motivi che vanno dalle condizioni contrattuali alla logistica o alla possibilità di ottenere altri incarichi più vantaggiosi. Il rischio concreto è che i medici che effettivamente prenderanno servizio saranno ancora meno dei 349 che hanno presentato domanda.

A fronte di questa emergenza, le Aziende Usl dovranno correre ai ripari. Come già avvenuto in passato, si ricorrerà probabilmente a incarichi a tempo determinato, una soluzione tampone che consente almeno di evitare che migliaia di cittadini restino privi del medico di famiglia o del necessario supporto del 118.

La situazione evidenzia ancora una volta le difficoltà strutturali della medicina territoriale in Italia, aggravate dal pensionamento di molti professionisti e dalla crescente disaffezione verso il ruolo di medico di medicina generale, spesso considerato poco attrattivo da parte delle nuove generazioni di laureati in medicina.