Medio Oriente in fiamme: l’esercito israeliano avanza a Gaza, tensioni in Cisgiordania e proteste a Gerusalemme

Missili dagli Houthi, nuove dichiarazioni di “terra statale” e manifestazioni contro Netanyahu aggravano la crisi

A cura di Redazione
03 settembre 2025 14:05
Medio Oriente in fiamme: l’esercito israeliano avanza a Gaza, tensioni in Cisgiordania e proteste a Gerusalemme -
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L’esercito israeliano ha intensificato l’offensiva a Gaza City, entrando nel quartiere di Sheikh Radwan, nel cuore della città. Secondo Reuters, nelle ultime 72 ore tra 70 e 80 mila residenti sono fuggiti, nonostante i tentativi di Hamas di bloccare l’esodo.

Parallelamente, l’Amministrazione civile israeliana ha dichiarato “terra statale” 45 ettari in Cisgiordania, vicino all’avamposto di Havat Gilad, suscitando nuove polemiche tra le comunità palestinesi.

Sul fronte della sicurezza, le difese aeree hanno intercettato un missile balistico lanciato dagli Houthi dallo Yemen. L’attacco ha temporaneamente paralizzato i voli all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ma non ha provocato vittime.

Intanto, l’Idf e lo Shin Bet hanno annunciato l’uccisione di Sabach Salim Sabach Daia, leader della Jihad islamica palestinese a Gaza e ritenuto responsabile del sequestro della famiglia Bibas.

In Israele, la tensione interna cresce: a Gerusalemme centinaia di manifestanti hanno dato vita a una “giornata di disordini” chiedendo la liberazione degli ostaggi e la fine della guerra. Cassonetti incendiati attorno alla residenza del premier Benjamin Netanyahu hanno creato un vero e proprio “anello di fuoco”, mentre altre proteste si sono spostate verso la Knesset e l’abitazione di ministri accusati di non aver ottenuto risultati nei negoziati.

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