Meloni indagata per il caso Almasri: "Non mi faccio intimidire"
La premier respinge le accuse di favoreggiamento e peculato. Polemiche tra centrodestra e opposizioni sull’espulsione del generale libico

La premier Giorgia Meloni ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Roma per favoreggiamento e peculato riguardo al rimpatrio del generale libico Almasri. Indagati anche il ministro Piantedosi, il ministro Nordio e il sottosegretario Mantovano. Meloni respinge le accuse, definendole infondate e dichiarando di non essere intimidita.
L’indagine riguarda la decisione di espellere Almasri, liberato in Italia nonostante un mandato della Corte penale internazionale. Meloni sostiene che il governo abbia agito per garantire la sicurezza nazionale, mentre le opposizioni contestano l’operato, accusandolo di omissioni.
Dure critiche da alcune forze politiche, mentre i leader del centrodestra difendono la premier, vedendo nell’inchiesta un attacco politico. Anche parte delle opposizioni, pur criticando il rimpatrio, giudica l’indagine poco credibile.