Meloni ribadisce il sostegno a Kiev e attacca le opposizioni: “Noi stiamo uscendo dalle infrazioni create da loro”

In vista del Consiglio europeo, la premier conferma la linea italiana sull’Ucraina e chiede un cambio di passo a Bruxelles su clima e semplificazioni

A cura di Glauco Valentini Redazione
22 ottobre 2025 15:08
Meloni ribadisce il sostegno a Kiev e attacca le opposizioni: “Noi stiamo uscendo dalle infrazioni create da loro” - Meloni © Ansa
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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito oggi in Parlamento la posizione dell’Italia in vista del Consiglio europeo di domani, riaffermando “l’immutato sostegno a Kiev” e la volontà di proseguire “sul percorso di difesa del diritto internazionale e della sicurezza europea”.

Nel suo intervento, Meloni ha precisato che il pieno appoggio all’Ucraina resta “una scelta di coerenza e responsabilità”, sottolineando che l’Italia sostiene anche l’utilizzo degli asset russi congelati “ma nel rispetto del diritto e della stabilità finanziaria internazionale”.

Sul fronte mediorientale, la premier ha ribadito che “il riconoscimento dello Stato di Palestina è possibile solo senza Hamas”, ribadendo l’impegno dell’Italia per una pace duratura e per la protezione dei civili.

Ampio spazio anche alle politiche europee sul clima: Meloni ha chiesto a Bruxelles “di cambiare approccio sulla legge sul clima”, ritenendo necessario “un equilibrio tra transizione ecologica e competitività economica”. Ha inoltre ricordato la lettera firmata insieme ad altri 15 leader europei e inviata alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, per “accelerare il percorso di semplificazione” delle norme europee.

La presidente del Consiglio non ha risparmiato critiche alle opposizioni, accusandole di aver lasciato il Paese “in infrazione” durante i governi precedenti: “Non siamo stati noi a portarci in quella situazione. Ora ne stiamo uscendo. Con il Covid si sono verificati sprechi di ogni tipo”, ha dichiarato.

Al Senato, sono state presentate sei risoluzioni, di cui cinque provenienti dalle opposizioni. Il governo ha espresso parere negativo su tutte, tranne quella di Azione, che riceve un via libera condizionato ad alcune modifiche.

Il dibattito anticipa un Consiglio europeo che si preannuncia cruciale su Ucraina, Medio Oriente e politiche economiche, con l’Italia intenzionata – nelle parole della premier – a “difendere i propri interessi restando pienamente nel solco europeo”.

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