Mestrovic non fece frode fiscale: accuse archiviate per ex presidente Santarcangelo Calcio
Mestrovic, ex presidente del Santarcangelo Calcio, ha visto archiviate le accuse nei suoi confronti

Ivan Mestrovic non ha compiuto alcuna frode fiscale nel periodo in cui ricopriva il ruolo di presidente del Santarcangelo Calcio. L’accusa a suo carico di indebita compensazione di crediti è stata infatti archiviata.
Mestrovic, difeso dagli avvocati Alessandro Buzzoni e Massimo Schipilliti, era stato indagato, in qualità di rappresentante legale della società di calcio, con l’accusa di non aver versato correttamente l’iva per l’anno 2017 scontando a credito una somma di 200.000 euro che, secondo la Procura in sede di indagini, erano derivati da una società “cartiera”, con sede fittizia in Provincia di Roma.
La difesa ha immediatamente prodotto una corposa memoria difensiva, chiedendo un supplemento di indagine. Mestrovic era entrato in carica, ha argomentato la linea difensiva, in un secondo momento rispetto ai fatti contestati e la documentazione prodotta dai legali era diretta a provare la mancata conoscenza delle operazioni poste in essere dalla gestione precedente.
A quel punto la Procura ha nominato un consulente tecnico d’ufficio che ha provveduto a sua volta a effettuare rilievi e ad acquisire informazioni e documenti per verificare la legittimità delle richieste di archiviazione della difesa.
È emersa la buona fede dell’indagato, la sua assenza, come attestato dai verbali delle assemblee, nel momento in cui venivano disposte le operazioni di indebita compensazione; anzi l’imprenditore croato si era accollato i debiti sociali, come hanno evidenziato i legali: “Si è accollato debiti sociali esistenti al momento del suo ingresso fino alla concorrenza di 1.500.000,00 Euro, per poi ritirarsi mestamente dalla gestione, amareggiato e deluso dalla reale e ponderosa situazione debitoria emersa”.

Si è dunque arrivati all’archiviazione delle accuse e, come evidenziano i legali, “non sono emersi elementi di responsabilità nei confronti della precedente gestione societaria, nonostante l’avvio di indagini per condotte penalmente rilevanti nei confronti degli amministratori della società c.d. cartiera, con sede fittizia nella provincia di Roma, dalla quale era poi emerso il potenziale raggiro”.