Milano, sgomberato il centro sociale Leoncavallo
Polizia in via Watteau: Piantedosi annuncia “tolleranza zero”, Salvini parla di “decenni di illegalità”

È in corso a Milano lo sfratto dello storico centro sociale Leoncavallo, occupato dal 1994 in via Watteau. L’operazione è partita questa mattina alle 7.30 con l’intervento della polizia e dell’ufficiale giudiziario, dopo numerosi rinvii dell’ordine di sgombero. All’interno della struttura non sono state trovate persone.
Il provvedimento segue la sentenza che aveva condannato il ministero dell’Interno a risarcire tre milioni di euro ai proprietari dell’immobile, la famiglia Cabassi, per i mancati sgomberi degli scorsi anni.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato di “ripristino della legalità” e di “tolleranza zero verso le occupazioni abusive”. Matteo Salvini ha commentato sui social: “Finalmente si cambia. Afuera!”.
Le “Mamme del Leoncavallo”, associazione che da tempo cercava soluzioni per una nuova sede in via San Dionigi, parlano di “una tragedia” e chiedono al Comune di Milano un confronto sul futuro del centro sociale, punto di riferimento culturale e politico in città per oltre cinquant’anni.