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Ministro Schillaci a Rimini: "Carenza infermieri principale criticità da risolvere"

La crescente necessità di infermieri richiede riforme, investimenti e opportunità di carriera nel settore sanitario. Le riflessioni del ministro Schillaci

A cura di Redazione
20 marzo 2025 17:47
Ministro Schillaci a Rimini: "Carenza infermieri principale criticità da risolvere" - Orazio Schillaci, Ph Ansa
Orazio Schillaci, Ph Ansa
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“Il bisogno di assistenza infermieristica cresce in maniera considerevole.
Nella sanità del terzo millennio che stiamo costruendo, l’infermiere sarà sempre più chiamato, in collaborazione con un team multidisciplinare, a svolgere un lavoro di collante con l’ospedale e a ricoprire un ruolo essenziale anche in ambito extraospedaliero. In questo scenario, la carenza di personale infermieristico rappresenta certamente la principale criticità da risolvere”.

Lo ha dichiarato, come riferisce l’Ansa, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al congresso della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), in corso a Rimini.

“Non ci sono soluzioni facili e immediate a tante criticità che in parte abbiamo ereditato. Va detto con grande chiarezza – ha sottolineato Schillaci –che in un contesto di risorse limitate, è stato necessario fare delle scelte. Noi abbiamo scelto di puntare sul personale sanitario e di dare grande attenzione proprio agli infermieri”.

Lo abbiamo iniziato a fare – ha spiegato – migliorando le retribuzioni economiche e intervenendo sul vincolo di esclusività. E ricordo che in Parlamento è stato recentemente votato un emendamento al Ddl sulle Prestazioni sanitarie, che proroga al 2027 la possibilità di esercitare la libera professione”.

Schillaci ha inoltre ricordato che sono state adottate norme più severe per fermare il fenomeno della violenza nelle strutture sanitarie, che “colpisce principalmente gli infermieri, tra i primi operatori a interfacciarsi con i pazienti e i loro familiari”.

Ma la valorizzazione, ha aggiunto,“si costruisce anche riformando i percorsi specialistici con l’acquisizione di competenze nuove, necessarie all’avanzamento di carriera”.

“Su questo ambito c’è l’impegno del Ministero per l’avvio in tempi brevi delle lauree specialistiche in cure primarie e sanità pubblica, cure pediatriche e neonatali, cure intensive e nell’emergenza”.

È un “cambiamento che va portato avanti, perché siamo consapevoli che per rendere una professione attrattiva bisogna dare ai più giovani una prospettiva, garantire loro la possibilità di un avanzamento di carriera”, ha concluso il ministro.

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