Mit: “La legge edilizia non sana gli abusi, servono solo norme chiare”
Il provvedimento oggi in Consiglio dei Ministri. Il dicastero: “Evitare futuri contenziosi, nessun intervento sugli abusi del passato”
Nessuna sanatoria né condono mascherato: la nuova legge delega sull’edilizia, attesa oggi in Consiglio dei Ministri, non intende in alcun modo intervenire sugli abusi realizzati in passato. Lo precisa il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che in una nota ufficiale smentisce interpretazioni o timori legati alla possibilità che il provvedimento possa aprire a forme di regolarizzazione retroattiva.
“Il testo – chiarisce il Mit – non interviene in alcun modo sugli abusi del passato”.
La riforma ha invece un obiettivo diverso e dichiarato: costruire un nuovo Codice dell’edilizia basato su regole semplici, leggibili e uniformi, così da ridurre la possibilità di incertezze interpretative e, con esse, il rischio di contenziosi.
Un’esigenza confermata anche dall’esperienza recente. “L’obiettivo – continua la nota – è offrire al settore un quadro normativo chiaro e lineare, per evitare che in futuro, sulle ambiguità delle norme, possano nascere controversie come quella che oggi interessa il Comune di Milano”.
Il nuovo impianto legislativo punta quindi a una semplificazione strutturale: norme più comprensibili, procedure più snelle e un sistema più coerente, capace di tutelare cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche. Un passo che il Mit considera necessario per garantire efficienza al settore edilizio e certezza del diritto.
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