Morte di Simona Cinà, la Procura chiarisce: “Accanto alla piscina trovate bottiglie di alcolici e bicchieri”
La giovane pallavolista è stata trovata esanime sul fondo della piscina durante una festa a Bagheria

La Procura di Termini Imerese è intervenuta per fare chiarezza sulla morte di Simona Cinà, la ventenne trovata senza vita durante una festa in villa a Bagheria. In un comunicato ufficiale, le autorità confermano che il corpo è stato rinvenuto intorno alle 4 del mattino da alcuni partecipanti ancora presenti. La zona dove si trovava il cadavere era scarsamente illuminata e distante dal bar e dalla consolle musicale.
Accanto al bancone adibito a bar, i carabinieri hanno rinvenuto bicchieri e bottiglie di alcolici. I presenti, ascoltati come persone informate sui fatti, si sono mostrati collaborativi. Due giovani hanno tentato di rianimare Simona prima dell’arrivo del 118, che ha constatato il decesso alle ore 5. Gli inquirenti hanno effettuato rilievi sul posto e disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.
Il procuratore Lorenza Turnaturi precisa nella nota: "Si deve specificare la assoluta infondatezza dell'informazione relativa al mancato rinvenimento, sui bordi e nella zona adiacente alla piscina, di oggetti (bottiglie, bicchieri, piatti ecc.) che lasciassero ritenere che in quel luogo si era tenuta una festa. In detti luoghi – e, in particolare, nei pressi del bancone adibito a bar – sono stati rinvenuti, tra l'altro, bicchieri e bottiglie di alcolici, come debitamente documentato; ciò a riprova di quanto affermato dai vari partecipanti sin dalle prime battute. Anche il predetto materiale è stato posto sotto sequestro, così come ogni altro oggetto presente sulla scena ed utile a fini investigativi". Dalla Procura poi confermano che i vestiti della ragazza sono stati posti sotto sequestro per tutti gli accertamenti del caso.